Il liopleurodonte (gen. Liopleurodon), il cui nome significa "dente dal bordo liscio", è un genere estinto di plesiosauro pliosauride di grandi dimensioni, vissuto nel Giurassico medio-superiore, circa 160-155 milioni di anni fa (Calloviano-Kimmeridgiano), nel mare che al tempo copriva gran parte dell'Europa. Questo animale era uno dei più grandi predatori del mare europeo del Giurassico. La specie più grande, L. ferox, poteva sfiorare i 6,5 metri di lunghezza.[1]
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Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Sauropsida |
Ordine | † Plesiosauria |
Sottordine | † Pliosauroidea |
Famiglia | † Pliosauridae |
Genere | † Liopleurodon Sauvage, 1873 |
Nomenclatura binomiale | |
† Liopleurodon ferox Sauvage, 1873 | |
Sinonimi | |
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Specie | |
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Il nome "Liopleurodon" (che significa "dente dal bordo liscio") deriva dal greco antico: λεῖος/Leios ossia "liscio", pleura ossia "laterale" o "bordo" e Odon che significa "dente".
Liopleurodon era un grande plesiosauro facente parte della famiglia dei pliosauridi, caratterizzati da un robusto corpo cilindrico, coda corta, quattro pinne a pagaia, collo corto e muso lungo e robusto dotato di grandi denti. Le quattro forti pinne suggeriscono che il Liopleurodon fosse un nuotatore veloce e potente. Il suo moto mentre nuotava coinvolgeva tutte e quattro le pinne che venivano mosse in moto sincronizzato, caratteristico di tutti i plesiosauri. Tuttavia, nonostante questa locomozione non fornisca una propulsione particolarmente efficiente, fornisce una buona accelerazione, caratteristica desiderabile per un predatore in agguato.[2][3] Alcuni studi sul cranio hanno dimostrato che l'animale sarebbe stato in grado di scansionare l'acqua con le narici per accertare la fonte di certi odori.[4]
Liopleurodon ferox attirò l'attenzione del pubblico nel 1999, quando comparve in un episodio della serie televisiva BBC Nel mondo dei Dinosauri, dove venne descritto come un animale enorme, di ben 25 metri (82 ft) di lunghezza; tali dimensioni si basano su resti molto frammentari, e vengono considerate come un'esagerazione per Liopleurodon,[5] tanto che stime di esemplari di 20 metri sono generalmente considerati dubbi.[6] Tuttavia, l'errore persistette anche nello spin-off BBC Mostri del Mare.
Stimare le dimensioni dei pliosauridi è difficile perché non si conosce molto della loro anatomia postcraniale. Il paleontologo L.B. Tarlo ha suggerito che la lunghezza totale del corpo può essere stimata dalla lunghezza del cranio, che tipicamente rappresenta un settimo dell'intero corpo. Applicando questo rapporto a L. ferox viene fuori che il più grande esemplare noto raggiungeva una lunghezza di poco più di 10 metri (33 piedi), mentre la lunghezza standard sarebbe compresa tra i 5 e i 7 metri (dai 16 ai 23 piedi).[5] La massa corporea è stata stimata da 1 a 1.7 tonnellate (2.200 e 3.700 libbre) per una lunghezza compresa tra i 4,8 e i 7 metri (16 e 23 piedi), rispettivamente.[7]
Tuttavia, una nuova ricerca su Kronosaurus[5] e il ritrovamento di uno scheletro completo di L. ferox mostrano che i loro crani erano in realtà circa un quinto della lunghezza totale del corpo,[1] il che suggerisce una lunghezza totale massima di 6.39 metri (21,0 piedi) sulla base dell'esemplare NHM R3536, il più grande cranio noto di 1,54 metri (5,1 piedi) di lunghezza totale.[8]
Il Liopleurodon appartiene alla famiglia dei Pliosauridae, un clade all'interno di Plesiosauria, risalente al Giurassico (con alcuni generi sopravvissuti fino al Cretaceo) e ritrovati in Europa e in Nord America.[7]
Liopleurodon rappresenta un taxon piuttosto basale del Giurassico medio. Le principali differenze tra questo taxon e i loro parenti dal Giurassico superiore comprendono un diverso numero di alveoli e dimensioni minori.[8]
Un'analisi del 2013 ha classificato Liopleurodon, Simolestes, Peloneustes, Pliosaurus, Gallardosaurus e i Brachaucheninae come Thalassophonea.[9]
Di seguito è riportato un cladogramma pubblicato nel 2011 dai paleontologi Hilary F. Ketchum e Roger BJ Benson;[10]
Pliosauroidea |
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Il nome Liopleurodon fu coniato da Henri Émile Sauvage, nel 1873, sulla base di resti molto poveri composti da tre denti di 70 millimetri (2¾ pollici). Un dente isolato, ritrovato nelle vicinanze di Boulogne-sur-Mer, Francia in strati risalenti al Calloviano, fu nominato Liopleurodon ferox, un altro dente proveniente da Charly, Francia fu nominato Liopleurodon grossouvrei, mentre un terzo scoperto vicino a Caen, Francia fu originariamente descritto come Poikilopleuron bucklandi, per po vinire rinominato da Sauvage come una nuova specie di Liopleurodon, L. bucklandi. Tuttavia, Sauvage non attribuì mai il genere a un particolare gruppo di rettili nelle sue descrizioni.[12]
I fossili di Liopleurodon sono stati ritrovati soprattutto in Inghilterra e in Francia, con alcune specie più recenti ritrovate in Russia. Alcuni esemplari fossili, contemporanei con gli esemplari ritrovati in Inghilterra e in Francia e riferibili a Liopleurodon sono stati ritrovati anche in Germania.[12]
Attualmente, ci sono solo due specie universalmente riconosciute all'interno del genere Liopleurodon: la specie tipo L. ferox dal Calloviano di Inghilterra e Francia; mentre sempre dal Calloviano d'Inghilterra vi è il più raro L. pachydeirus, descritto da Seeley come Pliosaurus (1869).[13] Solo la specie L. ferox è noto da scheletri più o meno completi.
Il Liopleurodon attirò l'attenzione del pubblico per la prima volta nel 1999, quando comparve come "antagonista/coprotagonista" nell'episodio Mare crudele della serie televisiva BBC Nel mondo dei Dinosauri, dove viene mostrato come il superpredatore del suo tempo predando dinosauri vicini al mare (cattura uno sventurato Eustreptospondylus sulla scogliera a inizio episodio), squali, Ophtalmosaurus e altri esemplari della sua specie, per poi morire arenandosi su una spiaggia a causa di una tempesta. Tuttavia qui il Liopleurodon viene descritto come un animale enorme, di ben 25 metri (82 ft) di lunghezza e che poteva raggiungere un'età di cento anni; tali dimensioni si basano su resti molto frammentari, e vengono considerate come un'esagerazione per Liopleurodon, tanto che stime di esemplari di 20 metri sono generalmente considerati dubbie. Nel documentario comunque viene ammesso che tali dimensioni sono eccezionali anche per la sua specie, tuttavia l'errore persistette anche nello spin-off BBC Mostri del Mare;
L'animale fa anche alcune apparizioni in serie TV e documentari come la serie di fantascienza britannica Primeval;
Un "magico liopleurodonte" appare nel cartone animato demenziale "Charlie the unicorn", su YouTube;
Un Lioplerodon sopravvissuto all'estinzione è uno dei protagonisti del cartone animato Piuma il piccolo orsetto polare e l'isola misteriosa, dove viene erroneamente chiamato "pesce gigante";
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