La lepre etiope di savana (Lepus fagani Thomas, 1903) è un mammifero lagomorfo della famiglia dei Leporidi.
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Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo[2] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
(clade) | Glires |
Ordine | Lagomorpha |
Famiglia | Leporidae |
Genere | Lepus |
Sottogenere | Sabanalagus |
Specie | L. fagani |
Nomenclatura binomiale | |
Lepus fagani Thomas, 1903 | |
La specie è endemica di una piccola zona montuosa compresa fra l'Etiopia sud-occidentale, il Sudan sud-orientale ed il Kenya nord-occidentale.
Il suo habitat è costituito dalle aree erbose con qualche rado cespuglio, ad altezze comprese fra i 500 ed i 2500 m.
Misura fino a 55 cm di lunghezza, per un peso di 2,5 kg.
L'aspetto è allungato e slanciato, con pelo di colore bruno-giallastro sul dorso e biancastro sul ventre, mentre orecchie e coda sono neri in punta e biancastri inferiormente.
Praticamente niente si conosce delle abitudini di questa specie, al punto che ne è stata messa in dubbio anche la validità: sono stati infatti proposti nuovi modelli di classificazione che vedono la lepre etiope di savana come sottospecie (col nome crawshayi) della lepre di savana, Lepus microtis o Lepus victoriae(pertanto Lepus victoriae crawshayi), o della lepre di boscaglia, Lepus saxatilis (quindi Lepus saxatilis crawshayi).
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