Lo storione ladano[2] (Huso huso (Linnaeus, 1758)) noto anche come storione beluga o storione attilo, è il più grande tra tutti gli storioni, il più pregiato per quanto riguarda carne e caviale.[3]
Il suo areale comprende il Mar Caspio e il Mar Nero con i principali fiumi che vi sfociano (in particolare il Volga, l'Ural e il Danubio a valle delle Porte di Ferro). La sua presenza nel Mar Adriatico e nel fiume Po è attestata fino agli anni settanta ma si considera attualmente estinto.[4] Viene generalmente respinta l'indicazione di una possibile presenza dello storione ladano nei mari greci (Egeo e Ionio).[5]
Nel 2018 ha preso avvio un progetto di reintroduzione nel Parco del Ticino, allo studio fin dal 2015.[6] Le prime azioni sono state la schiusa di 10.000 uova in ambiente protetto e il successivo svezzamento dei pesciolini appena nati, la cui mortalità per cause varie è risultata elevatissima (99,5%).[7] I sopravvissuti, rilasciati in libertà nei primi mesi del 2019, hanno dimostrato tuttavia buone capacità di adattamento; uno di loro è stato pescato nel Mare Adriatico, vicino a Marina di Ravenna, nel dicembre 2019.[8]
Conservazione
La presenza di dighe che impediscono la risalita, l'uccisione di femmine per l'estrazione delle uova (caviale) e i fenomeni di inquinamento minacciano seriamente questa specie.
Alimentazione
Caccia soprattutto invertebrati: molluschi, vermi, insetti acquatici e le loro larve. Da adulto è esclusivamente ittiofago.
Riproduzione
Questa specie è migratrice anadroma e risale i fiumi per deporre le uova in primavera e meno frequentemente in autunno. Il numero di uova per femmina può essere assai elevato, fino a 7,7 milioni. Ogni femmina produce una quantità di uova pari a circa il 10% del proprio peso. Il numero delle uova è di 30-35000 unità per kg.
Descrizione
Questa specie è distinguibile dagli altri storioni per i seguenti caratteri:
i barbigli raggiungono la bocca
la bocca è più grande
il muso è all'insù
gli scudi ossei sui fianchi sul dorso sono più piccoli
le dimensioni massime sono molto maggiori, da 5,3 a 7,5m nei maschi, le femmine sono il 20% in più ossia 9 m. Può raggiungere un peso massimo di 1500kg.
Note
(EN) Kottelat, M., Gesner, J. Chebanov, M. & Freyhof, J. 2009, Huso huso, su iucnredlist.org, IUCN Red List of Threatened Species. URL consultato il 15 luglio 2010.
Zerunian S. Condannati all'estinzione? Biodiversità, biologia, minacce e strategie di conservazione dei Pesci d'acqua dolce indigeni in Italia, Edagricole 2002
Stefano Porcellotti, Pesci d'Italia, Ittiofauna delle acque dolci Edizioni PLAN 2005
Zerunian S. Condannati all'estinzione? Biodiversità, biologia, minacce e strategie di conservazione dei Pesci d'acqua dolce indigeni in Italia, Edagricole 2002
(EN) Sturgeon Specialist Group 1996, Huso huso, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
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