Halichoeres maculipinna (Müller & Troschel, 1848) è un pesce di acqua salata appartenente alla famiglia Labridae.
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Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Perciformes |
Famiglia | Labridae |
Genere | Halichoeres |
Specie | H. maculipinna |
Nomenclatura binomiale | |
Halichoeres maculipinna (Müller & Troschel, 1848) | |
Proviene dalle barriere coralline dell'ovest dell'oceano Atlantico. È stato localizzato soprattutto nel Golfo del Messico[2], dalle Bermuda, lungo le coste del Carolina del Nord e del Brasile[3]. È molto comune nelle zone dove l'acqua è poco profonda (2–24 m), dove sono presenti vegetazione acquatica e in particolare l'alga Sargassum[1].
Presenta un corpo leggermente compresso ai lati, molto allungato, con un muso appuntito ed occhi grandi. Le pinne sono trasparenti, ma sulla pinna dorsale, che a volte presenta sfumature rossastre, c'è un ocello nero. La pinna anale è abbastanza corta, mentre la pinna caudale non è per niente biforcuta. Non supera i 18 cm[3].
Come nelle altre specie del genere Halichoeres, la livrea compie drastici cambiamenti nel corso della vita del pesce. Negli esemplari giovani il ventre è bianco e il dorso marrone-rossiccio; il corpo è attraversato da due linee orizzontali, una nera, sotto, più spessa, e una gialla, che partono da sopra la bocca, attraversano gli occhi, che sono rossi, e terminano sul peduncolo caudale. La colorazione non molto sgargiante degli esemplari giovanili ha in realtà una funzione difensiva, infatti somiglia molto ai giovani delle aggressive cernie del genere Mycteroperca[1].
Invece, nei maschi adulti, il dorso e la pinna dorsale sono verdastri, e sui fianchi è presente una fascia gialla orizzontale. La testa è striata di rosso, mentre la pinna caudale presenta sfumature bluastre. Al centro del corpo è presente una macchia nera.
Gli esemplari di questa specie sono prevalentemente solitari[3], eccetto durante il periodo riproduttivo.
Ha una dieta varia, prevalentemente carnivora, composta soprattutto da varie specie di invertebrati acquatici, come vermi sipunculidi e policheti, crostacei, in particolare copepodi (Euterpina, Harpacticoida), granchi, anfipodi (Hyperiidea, Gammaridea), isopodi, gamberi e ostracodi, e molluschi sia cefalopodi che chitoni che bivalvi che gasteropodi[4].
È un pesce oviparo e la fecondazione è esterna. Inoltre è ermafrodita[1], e nel periodo riproduttivo diventa territoriale. Il cambiamento di sesso da femmina a maschio avviene all'incirca quando il pesce ha una dimensione di 10–11 cm[5].
Questa specie viene classificata dalla lista rossa IUCN come "a rischio minimo" (LC) perché non è minacciata da particolari pericoli: infatti ha dimensioni troppo ridotte ed è troppo difficile[3] da catturare a causa della sua diffidenza per essere di interesse per la pesca[1]. È molto raro anche nell'acquariofilia.
Altri progetti
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