Il gobione[2] (Gobio gobio) è un pesce d'acqua dolce appartenente alla famiglia Cyprinidae.
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Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa Bilateria |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Ittiopsidi |
Classe | Actinopterygii |
Sottoclasse | Neopterygii |
Infraclasse | Teleostei |
Superordine | Ostariophysi |
Ordine | Cypriniformes |
Superfamiglia | Cyprinoidea |
Famiglia | Cyprinidae |
Genere | Gobio |
Specie | G.gobio |
Nomenclatura binomiale | |
Gobio gobio (Linnaeus, 1758) | |
Sinonimi | |
Cyprinus gobio, Gobio bulgaricus, Gobio fluviatilis, Gobio fluviatilis lepidolaemus, Gobio gobio albanicus, Gobio gobio balcanicus, Gobio gobio carpathicus sarmaticus, Gobio gobio gobio, Gobio gobio gymnostethus, Gobio gobio intermedius, Gobio gobio lepidolaemus, Gobio gobio lepidolaemus holurus, Gobio gobio muresia, Gobio gobio nikolskyi, Gobio gobio saramaticus, Gobio latus, Gobio lepidolaemus, Gobio lepidolaemus caucasica, Gobio saxatilis, Gobio vulgaris, Leuciscus gobio | |
La specie ha un areale vastissimo che parte dai Pirenei per arrivare alle coste siberiane dell'Oceano Pacifico.
La diffusione in Europa comprende l'intero continente con l'eccezione della Penisola Iberica, il centro e sud Italia, la Grecia, la Dalmazia, la Scozia, l'Islanda, la Scandinavia centro-settentrionale.
In Italia è autoctono solo nel bacino padano ma in seguito ad introduzioni (transfaunazione) si è diffuso anche in Toscana, Lazio e Umbria (e probabilmente altrove).
Vive di preferenza in acque ossigenate, pulite, poco profonde dotate di una certa corrente e con fondo sabbioso o ghiaioso, nella Zona dei Ciprinidi a deposizione litofila.
Appare abbastanza simile alle specie europee del genere Barbus ma:
È una specie stanziale che non effettua lunghe migrazioni nei corsi d'acqua che abita. È gregario, ma tende a raggrupparsi in banchi piuttosto aperti.
La riproduzione avviene tra maggio e luglio e le uova (in numero tra 800 a 300) sono deposte di notte in acqua molto basse, su pietre o tronchi sommersi.
Esclusivamente carnivoro, si nutre di insetti e larve, crostacei e molluschi.
È piuttosto occasionale, si può catturare con la tecnica della passata, soprattutto utilizzando come esca il bigattino.
In Francia è molto apprezzato come pesce da frittura tanto da essere attivamente pescato con reti ed allevato a scopo di ripopolamento.
Alcuni autori considerano specie a parte Gobio benacensis (Pollini, 1816), specie che sarebbe endemica delle acque della Pianura padana.
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