Questa specie è diffusa nell'Oceano Atlantico settentrionale e nel Mediterraneo, dalla Norvegia al Mar Baltico fino alle Canarie e al Mar Nero. L'habitat ideale è rappresentato dai fondali sabbiosi e limosi, dove questo animale si nasconde e si nutre.
Descrizione
Questa pastinaca può raggiungere i 2,5 metri di lunghezza e un metro e mezzo di larghezza. Il muso è piuttosto pronunciato e i piccoli occhi sono seguiti da due evidenti spiracoli. Possiede dalle 28 alle 38 file di minuscoli denti nella mascella superiore e 28-40 file nella mascella inferiore. La coda è dotata di un aculeo seghettato e velenifero in grado di infliggere ferite anche mortali. La colorazione del dorso varia dal grigio-marrone al verde-olivastro, mentre il ventre è di colore chiaro. Come le altre pastinache, la Dasyatis pastinaca è una specie ovovivipara. Le femmine danno alla luce dai 4 ai 9 piccoli due volte all'anno dopo una gestazione di quattro mesi. Si nutre principalmente di crostacei e piccoli pesci bentonici.
Una pastinaca mentre nuotaIl ventre di una Dasyatis pastinacaUna Dasyatis pastinaca che si nasconde sotto la sabbia
Pesca
In Mediterraneo, non ha nessun valore commerciale anche se può essere accidentalmente catturata con una certa frequenza con reti da posta di tipo tramaglio[3].
Note
(EN) Dasyatis pastinaca, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
Tiralongo, F., Messina, G., Lombardo, B.M. (2018): Discards of elasmobranchs in a trammel net fishery targeting cuttlefish, Sepia officinalis Linnaeus, 1758, along the coast of Sicily (central Mediterranean Sea). Regional Studies in Marine Science, 20: 60-63
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