Danaus chrysippus (Linnaeus, 1758) è un lepidottero diurno appartenente alla famiglia Nymphalidae, diffuso in Africa, Asia, Oceania e nelle Isole Canarie.[1]
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Protostomia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Endopterygota |
Superordine | Oligoneoptera |
Sezione | Panorpoidea |
Ordine | Lepidoptera |
Sottordine | Glossata |
Infraordine | Heteroneura |
Divisione | Ditrysia |
Superfamiglia | Papilionoidea |
Famiglia | Nymphalidae |
Sottofamiglia | Danainae |
Tribù | Danaini |
Sottotribù | Danaina |
Genere | Danaus |
Specie | D. chrysippus |
Nomenclatura binomiale | |
Danaus chrysippus (Linnaeus, 1758) | |
Di medie dimensioni, come tutti i membri delle Danainae, consuma principalmente le piante del genere Asclepias, piante contenente composti tossici, i cardenolidi, che sono spesso consumati e immagazzinati nei tessuti da molte farfalle. A causa delle loro proprietà emetiche, la Danaus chrysippus è poco appetibile per la maggior parte dei predatori. Di conseguenza, la colorazione della specie è ampiamente imitata da altre specie di farfalle. Questa specie abita un'ampia varietà di habitat, anche se è meno probabile che prosperi in condizioni simili alla giungla e si trova più spesso in zone più secche e aperte.[2]
D. chrysippus comprende tre sottospecie principali: : D. c. alcippus, D. c. chrysippus, e D. c. orientis. Queste sottospecie si trovano concentrate in regioni specifiche all'interno della gamma più ampia dell'intera specie.[3]
Si ritiene che la D. chrysippus sia una delle prime farfalle raffigurate nell'arte. Un antico affresco egiziano rinvenuto a Luxor e risalente a 3500 anni fa presenta la più antica illustrazione conosciuta di questa specie.
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