Sono uccelli di piccola taglia (10-16 cm), dall'aspetto vagamente simile a quello delle pitte, con corporatura tozza, coda corta, ali corte e arrotondate controbilanciate da zampe lunghe e forti, e un becco appiattito e dalla punta lievemente uncinata. Il piumaggio presenta dimorfismo sessuale, con maschi muniti di faccia e petto di colore nero, grigio o rossiccio (nelle femmine il nero manca quasi completamente dalla livrea) e area dorsale bruna: in molte specie è inoltre presente una sorta di "stempiatura" bianca su area retrooculare e nuca[2].
Biologia
Alla famiglia vengono ascritti uccelli diurni e solitari, cattivi volatori, che passano la maggior parte della giornata appollaiati in agguato sui fusti bassi e spioventi delle Araceae o delle Heliconiaceae[3], tenendo d'occhio i dintorni in attesa del passaggio di qualche potenziale preda (piccoli artropodi, occasionalmente anche bacche) sulla quale balzano dall'alto[3][4]. Una importante risorsa per alcune specie di conopofagidi è costituita dagli sciami delle formiche legionarie, che nelle loro migrazioni di massa predano ogni piccolo invertebrato che incontrino sul loro cammino; il loro passaggio causa un fuggi-fuggi di ogni genere di artropodi, di cui approfittano gli uccelli[5][6][7].
Distribuzione e habitat
I conopofagidi vivono nella foresta pluviale dell'ecozona neotropicale[2]: le specie del genere Conopophaga sono diffuse in Amazzonia e nel bacino dell'Orinoco, sulle pendici delle Ande, e nella foresta atlantica brasiliana, mentre il genere Pittasoma è diffuso nella ecoregione delle foreste umide del Chocó-Darien.
Tassonomia
La famiglia conta 2 generi, per un totale di 11 specie[1]:
Il genere Pittasoma in passato era incluso tra i Formicariidi, ma recenti studi filogenetici ne hanno motivato lo spostamento in Conopophagidae[8][9], i quali occupano un clade assieme a Melanopareiidae e Thamnophilidae (dei quali sono un sister taxon)[10].
Note
(EN) Gill F. and Donsker D. (eds), Family Conopophagidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 6 maggio 2014.
Gnateaters (Conopophagidae), in The Internet Bird Collection. URL consultato il 4 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2014).
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