Il kaimichi settentrionale (Chauna chavaria (Linnaeus, 1766)), noto anche come kaimichi guancebianche, è una specie di uccello della famiglia Anhimidae.[2]
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Stato di conservazione | |
![]() Prossimo alla minaccia (nt)[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neognathae |
Ordine | Anseriformes |
Famiglia | Anhimidae |
Genere | Chauna |
Specie | C. chavaria |
Nomenclatura binomiale | |
Chauna chavaria (Linnaeus, 1766) | |
In media, sono lunghi 76-91 centimetri. Hanno una distintiva cresta grigia sul capo, le guance e il sottogola bianco, il collo nero e l'intero resto del corpo di un piumaggio grigio opaco. I piedi sono molto lunghi e in genere di colore rosa[3].
È una specie esclusivamente vegetariana che si nutre delle parti verdi delle piante acquatiche. Nel periodo di riproduzione costruisce un nido con la vegetazione palustre in cui depone 2-7 uova generalmente nei mesi di ottobre o novembre, ma la cura dei pulcini dura tutto l'anno.[3]
Si tratta di una specie che vive nel nord della Colombia, nei dipartimenti di Chocó, Antioquia, Córdoba, Sucre, Bolívar, Magdalena, Santander, Cesar, con una piccola popolazione isolata nella Valle del Cauca; e nel nord-est del Venezuela negli stati di Zulia, Mérida e Trujillo. La popolazione del Venezuela è stimata intorno hai 2000 esemplari, simile a quella della Colombia, ma nonostante ciò si pensa che la popolazione totale sia tra i 2.500 e i 10.000 esemplari. Il kaimichi settentrionale vive nelle pianure alluvionali, nelle lagune e nelle paludi spesso circondati dalle foreste.[1][3]
Questa specie è considerata dalla IUCN una specie prossima alla minaccia di estinzione a causa della lenta diminuzione della popolazione dovuto alla perdita dell'habitat, causata dalla bonifica delle zone umide per l'allevamento e l'agricoltura e forse dalla caccia e dalla raccolta delle uova. Altri problemi sono l'inquinamento domestico e industriale delle acque, l'urbanizzazione e il disboscamento delle foreste di mangrovie.[3] Fortunatamente sono nate diverse zone che proteggono questa specie e il suo habitat.[3]
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