Il beccolargo verde (Calyptomena viridis Raffles, 1822) è un uccello passeriforme della famiglia degli Eurilaimidi[2].
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Stato di conservazione | |
![]() Prossimo alla minaccia (nt)[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Ordine | Passeriformes |
Sottordine | Tyranni |
Famiglia | Eurylaimidae |
Genere | Calyptomena |
Specie | C. viridis |
Nomenclatura binomiale | |
Calyptomena viridis Raffles, 1822 | |
Se ne riconoscono tre sottospecie[2]:
Sia il nome scientifico che quello comune di questa specie derivano dal latino viridis, "verde", in riferimento alla caratteristica colorazione di questi uccelli.
Misura fino a 17-20 cm di lunghezza, compresa la coda.
Si tratta di uccelli tozzi e massicci, dall'aspetto paffuto, muniti di un becco corto e largo seminascosto da una corta cresta semierettile presente sulla fronte.
La livrea è verde brillante uniforme su tutto il corpo, fatta eccezione per la coda (che è nera) e per tre bande oblique nerastre sulle ali, mentre il sottocoda assume sfumature biancastre: nella zona periauricolare, e in molti esemplari anche fra l'occhio e il becco, è presente una macchia nera. Il becco è giallastro con tendenza a scurirsi con l'età, le zampe sono grigio-nerastre, gli occhi sono bruno-nerastri.
Il beccogrosso verde è diffuso nella penisola malese, oltre che a Sumatra, in Borneo ed in alcune altre isole minori dell'Indonesia occidentale; il suo habitat è rappresentato dalla foresta pluviale pedemontana e di pianura.
Si tratta di uccelli durni e solitari, che si muovono con estrema circospezione fra gli alberi più alti, alla ricerca di cibo, pronti a fuggire in caso di pericolo: nonostante la livrea sgargiante, si mimetizzano perfettamente fra il fitto fogliame arboreo.
Questi uccelli hanno dieta essenzialmente frugivora, nutrendosi di frutti ben maturi (soprattutto fichi e altri frutti soffici) e bacche: non disdegnano tuttavia d'integrare la propria dieta con insetti e altri piccoli invertebrati, mentre è più raro che si nutrano di semi o granaglie.
Non esiste una stagione riproduttiva vera e propria, ma questi uccelli sono in grado di riprodursi durante tutto l'arco dell'anno: la femmina depone 2-3 uova biancastre in un nido di forma piriforme che essa stessa costruisce appendendolo a un ramo, e le cova per circa tre settimane, al termine delle quali schiudono pulli ciechi ed implumi che essa provvede ad accudire fino all'involo, che avviene fra le tre e le quattro settimane di vita.
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