Australopithecus anamensis è una specie estinta di ominide del genere Australopithecus, vissuto in Africa tra 4,5 e 3,5 milioni di anni fa.
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Primates |
Famiglia | Hominidae |
Genere | Australopithecus |
Specie | A. anamensis |
Nomenclatura binomiale | |
Australopithecus anamensis | |
È il primo Australopithecus ad avere caratteristiche in qualche modo riconducibili a quelle umane: sia la forma dei denti che quella delle ossa sono un indizio dell'attitudine a camminare eretto.
I primi resti di questa specie vennero scoperti da Bryan Patterson nel 1965 a Kanapoi in Kenya, dove venne ritrovata la parte inferiore dell'omero sinistro di un braccio (class. KP 271, 4 milioni di anni). Questi fossili vennero in prima istanza attribuiti genericamente al genere Australopithecus e datati a 4 milioni di anni fa.
L'età è stata attribuita in quanto i fossili sono stati trovati tra due strati di cenere vulcanica del Pliocene datati a 4,17 e 4,12 milioni di anni.
Nel 1994 due paleoantropologi dell'équipe di Meave Leakey scoprirono nella stessa zona altri resti. Peter Nzube rinvenne una mascella inferiore con tutti i denti (class. KP 29281, 4 milioni di anni). Kamoya Kimeu scoprì una tibia (class. KP 29285, 4,1 milioni di anni), mancante del terzo centrale dell'osso. Quest'ultimo ritrovamento costituirebbe la prova più importante della capacità di questa specie di essere bipede.
Nel 1995 il gruppo di Meave Leakey, notando le differenze tra l'Australopithecus afarensis e questi ritrovamenti, assegnò questi fossili a una nuova specie l'A. anamensis, da "anam" che in lingua Turkana significa "lago".[1] Questa specie infatti appariva indipendente e non intermedia alle altre.
Nel 2006 è stato ufficialmente annunciato il ritrovamento di un nuovo Australopithecus anamensis nel nord-est dell'Etiopia. Questi nuovi fossili comprendono il più grande canino di ominide finora recuperato e il primo femore di Australopithecus.[2][3]. I ritrovamenti sono avvenuti nella zona dell'Auasc dove si sono rinvenuti molti altri fossili più recenti di Australopithecus, a una decina di chilometri di distanza dal sito del ritrovamento dell'Ardipithecus ramidus, la più evoluta specie di Ardipithecus, data a 4,4 milioni di anni fa, cioè solo 200.000 anni prima dell'A. anamensis e aggiungendo così un altro anello alla catena dell'evoluzione dei pre-ominidi.[4]
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