Xiphochaeta aquatica Poepp. & Endl., 1843 è una pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae. Xiphochaeta aquatica è anche l'unica specie del genere Xiphochaeta Poepp. & Endl., 1843.[1][2][3]
![]() | |
---|---|
![]() | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Vernonioideae |
Tribù | Vernonieae |
Sottotribù | Lepidaploinae |
Genere | Xiphochaeta Poepp. & Endl., 1843 |
Specie | X. aquatica |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Cichorioideae |
Tribù | Vernonieae |
Genere | Xiphochaeta |
Specie | X. aquatica |
Nomenclatura binomiale | |
Xiphochaeta aquatica Poepp. & Endl., 1843 | |
Il nome scientifico della specie è stato definito per la prima volta dai botanici Eduard Friedrich Poeppig (1798-1868) e Stephan Friedrich Ladislaus Endlicher (1804-1849) nella pubblicazione " Nova Genera ac Species Plantarum quas in Regno Chilensi Peruviano " ( Nov. Gen. Sp. Pl. (Poeppig & Endlicher) 3: 44. t. 250 ) del 1843.[4] Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta nella stessa pubblicazione.
Le piante di questa voce hanno un habitus erbaceo acquatico. La pubescenza è formata da peli semplici appressati.[5][6][7][8][9]
Le foglie, picciolate, lungo il fusto sono disposte normalmente in modo alterno. La lamina è intera con forme ovate, base attenuata nel picciolo e apici acuti. I margini sono debolmente seghettati. Le venature sono pennate.
Le infiorescenze sono ascellari, formate da 1 - 3 capolini sessili. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo sorregge un involucro composto da 70 - 80 brattee disposte su 3 - 4 serie che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori di tipo tubuloso. Le brattee, in genere persistenti, si presentano con forme lineari, diritte e pungenti. Il ricettacolo può essere provvisto di pagliette oppure no.
I fiori, circa 30 per capolino, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e actinomorfi (raramente possono essere zigomorfi).
I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni, a forma più o meno cilindrica, hanno 5 coste con la superficie sericea. All'interno si può trovare del tessuto di tipo idioblasto e rafidi di tipo subquadrato da corti a moderatamente allungati; non è presente il tessuto tipo fitomelanina. Il pappo, di norma è persistente, è formato da circa 10 setole o cinghie canalicolate.
La distribuzione delle piante di questa voce è relativa al Brasile.[2]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][8][9]
Le specie di questo gruppo appartengono alla sottotribù Lepidaploinae descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[17] Da un punto di vista filogenetico in base alle ultime analisi sul DNA la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo. I generi di Lepidaploinae appartengono al subclade relativo all'America tropicale (l'altro subclade americano comprende anche specie del Nord America e del Messico).[18]
La sottotribù, e quindi i suoi generi, si distingue per i seguenti caratteri:[9]
In precedenza la tribù Vernonieae, e quindi la sottotribù (Lepidaploinae) di questo genere, era descritta all'interno della sottofamiglia Cichorioideae.[9] La costituzione di questo gruppo è relativamente recente (2009); in precedenza tutti i generi della sottotribù erano descritti all'interno della sottotribù Vernoniinae.[8] Nell'ambito della tribù Lepidaploinae occupa, da un punto di vista filogenetico, una posizione abbastanza "centrale" insieme alle sottotribù Vernoniinae, Chrestinae e Elephantopinae. Attualmente la sottotribù Lepidaploinae, così come è circoscritta, non risulta monofiletica.[18]
I caratteri distintivi per le specie di questo genere ( Xiphochaeta) sono:[8]
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
Altri progetti
![]() |