L'Eliantemo rupino (nome scientifico Helianthemum oelandicum (L.) DC. 1805) è una piccola pianta erbacea perenne dai fragili fiori gialli appartenente alla famiglia delle Cistaceae.
Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV. Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica.
La famiglia delle Cistaceae è mediamente numerosa con 200 specie raggruppate in 9 generi. Al genere Helianthemum appartengono circa metà delle specie della famiglia originate in prevalenza nella zona mediterranea e nell'Asia occidentale, una ventina delle quali sono presenti spontaneamente sul territorio italiano.
Il Sistema Cronquist assegna la famiglia delle Cistaceae all'ordine delle Violales mentre la moderna classificazione APG (avvalendosi dei recenti progressi della sistematica molecolare) la colloca nell'ordine delle Malvales. Sempre in base alla classificazione APG sono cambiati anche i livelli superiori (vedi tabella a destra).
Variabilità
Nella nostra penisola sono presenti due sottospecie (alpestre e italicum) che anche se a volte sono di difficile separazione frequentano due aree ecologiche nettamente distinte: la prima è relativa alle zone alpine (pascolo alpino su calcare), la seconda è più orientata verso un ambiente steppico e arido (sub-mediterraneo).
Una terza sottospecie interessa l'Italia anche se marginalmente: rupifragum (Kerner) Breist; si avvicina alla sottospecie alpestre ma l'apice delle foglie è più acuto e le infiorescenze sono più ricche di fiori (fino a 15); è diffusa nella vicina Slovenia.
Nell'elenco che segue sono indicate alcune varietà e sottospecie (l'elenco può non essere completo e alcuni nominativi sono considerati da altri autori dei sinonimi della specie principale o anche di altre specie):
Helianthemum nummularium (L.) Mill. - Eliantemo maggiore: ha una taglia più grande e alla base delle foglie sono presenti delle stipole.
Nomi comuni
Eliantemo alpestre (subsp. alpestre)
Eliantemo italiano (subsp. italicum)
Etimologia
La prima volta che si trova il termine Helianthemum è in una stampa ad opera del fisico e botanico germanico Valerio Cordo (18 febbraio 1515 – 25 settembre 1544); ma è stato il botanico francese Joseph Pitton de Tournefort (5 giugno 1656—28 dicembre 1708) ad usarlo per primo come valore di genere. L'etimologia del nome del genere è abbastanza intuitiva ed è formata da due semplici parole: hèlios (= sole) e ànthos (= fiore) indicando così la breve durata di un solo giorno dei fiori di questo genere, oppure (secondo altre etimologie) indica il fatto che questi fiori vogliono le zone soleggiate[1].
Il binomio scientifico definitivo (Helianthemum oleandicum) della pianta di questa scheda è stato definito da Carl von Linné (Rashult, 23 maggio 1707 – Uppsala, 10 gennaio 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi e dal botanico e micologo svizzero Augustin Pyrame de Candolle (Ginevra, 4 febbraio 1778 – 9 settembre 1841) in una pubblicazione del 1805.
In lingua tedesca questa pianta (la sottospecie alpestre) si chiama Alpen-Sonnenröschen; in francese si chiama Hélianthème alpestre; in inglese si chiama Alpine Sun-rose.
Descrizione generale della specie
Il portamento Località: Giardino Botanico Alpino "Giangio Lorenzoni", Pian Cansiglio, Tambre d'Alpago (BL), 1000m s.l.m. - 8/6/2008
È una pianta sempreverde a carattere cespuglioso-nano di altezza variabile fra i 5 e i 25cm. La forma biologica è camefita suffruticosa (Ch suffr), ossia sono piante perenni e legnose alla base, con gemme svernanti poste ad un'altezza dal suolo tra i 2 ed i 25cm. Le porzioni erbacee si seccano annualmente e rimangono in vita soltanto le parti legnose.
Radici
Le radici sono secondarie da fittone.
Fusto
I fusti sono ramosi-cespugliosi ma anche striscianti. Alla base sono quasi legnosi, ispidi e rugosi. I rami sono ascendenti, villosi e di colore rossastro.
Foglie
Le foglie Località: Giardino Botanico Alpino "Giangio Lorenzoni", Pian Cansiglio, Tambre d'Alpago (BL), 1000 m s.l.m. - 8/6/2008
Le foglie hanno la lamina intera (a forma ellittica o sub-spatolata) e sono senza stipole (eventualmente sole le foglir superiori a volte hanno le stipole). Lungo il fusto sono disposte in modo opposto. Il colore è verde; la pagina inferiore è grigio-verde (più o meno tomentose) ma prive di peli stellati.
Infiorescenza
Infiorescenza Località: Passo di Falzarego, Cortina (BL), 2105 m s.l.m. - 25/7/2008
L'infiorescenza si compone in cime multiflore unilaterali. I fiori sono di colore giallo-intenso ed hanno dei peduncoli incurvati prima dell'antesi.
Fiore
I fiori sono ermafroditi e attinomorfi; sono più o meno pentameri (calice e corolla composta da 5 elementi).
Calice: i sepali sono cinque (di cui due minori) e sono persistenti; non hanno delle setole patenti come in altre specie dello stesso genere (ma sono comunque pelosi) e la loro forma è ovato-acuminata con delle evidenti nervature rossastre. Si dividono in due esterni e tre interni. Quelli esterni sono più lineari e lunghi la metà di quelli interni.
Corolla: la corolla è dialipetala; i petali sono cinque e sono più lunghi del calice; sono facilmente caduchi. La forma è cuoriforme, mentre la superficie è spiegazzata.
Androceo: gli stami sono numerosi (più di 10) tutti fertili (ossia con le antere) e liberi; le antere sono colorate di giallo.
Gineceo: lo stilo è a sezione cilindrica (esile, lievemente contorto a “S” e ginocchiato alla base e mediamente lungo, e si allarga a cono verso lo stimma) e si trova su un l'ovario pluricarpellare (a 3 carpelli) che è supero e libero e uniloculare (parzialmente può essere considerato triloculare). Gli ovuli sono ortotropici (in posizione eretta) e gli embrioni sono ripiegati una o due volte su se stessi.
Fioritura: da giugno ad agosto.
Impollinazione: l'impollinazione è entomofila anche se mancano i nettari (comunque i fiori sono ricchi di polline).
Frutti
Il frutto è una capsula loculicida a tre valve con molti semi. Una membrana riveste internamente il frutto. La forma è ricurva. I semi sono provvisti di albume amilaceo.
Distribuzione e habitat
Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Europeo - Caucasico.
Diffusione: in Italia queste piante si trovano al nord e al centro.
Habitat: l'habitat tipico per questa specie sono i prati e pascoli aridi e le rupi calcaree.
Diffusione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare dai 100 fino a 2800 ms.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare, montano, subalpino e quello alpino.
Descrizione delle sottospecie
Vengono evidenziate solamente le differenze più marcate rispetto alla descrizione di riferimento.
Fusto: la lunghezza del fusto è compresa fra 3 – 10cm (massimo 15cm).
Foglie: la lamina delle foglie è piana e misura 2 – 5mm in larghezza e 6 – 15mm in lunghezza; l'apice è arrotondato. Se il fusto è sterile (senza fiori), allora le foglie sono mediamente più grandi.
Infiorescenza: l'infiorescenza si compone di brevi cime (da 1 a 5cm) con pochi fiori (2 – 5).
Fiore: il diametro del fiore è di 12 – 18mm.
Calice: i sepali sono poco pelosi e verdi (a volte lievemente arrossati).
Corolla: i petali misurano 5mm in larghezza e 7mm in lunghezza.
Fioritura: da giugno ad agosto.
Diffusione e habitat
Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Orofita Sud-Europeo.
Habitat: l'habitat tipico di questa sottospecie sono i pascoli alpini e subalpini. Il substrato preferito è calcareo con terreno a pH basico, bassi valori nutrizionali e secco.
Diffusione altitudinale: normalmente queste piante si trovano dai 1700 ai 2500ms.l.m.; meno frequentemente la diffusione altitudinale si allarga da 200 ai 2800ms.l.m..
Fitosociologia
Formazione: comunità delle praterie rase dei piani subalpino e alpino con dominanza di emicriptofite
Fusto: la lunghezza del fusto è compresa tra 15 – 25cm (minimo 10cm).
Foglie: la lamina delle foglie è revoluta ai bordi; misurano 1 – 2mm di larghezza e 10 – 13mm di lunghezza e l'apice è acuto.
Infiorescenza: l'infiorescenza si compone di cime più lunghe (da 5 a 15cm) con molti fiori (6 – 20); le infiorescenze spesso sono ramificate. I peduncoli sono bianco-lanosi.
Fiore: il diametro del fiore è di 8– 12mm.
Calice: i sepali sono bianco-lanosi
Corolla: i petali misurano 2 – 3mm in larghezza per 3 – 5mm in lunghezza.
Fioritura: da maggio a luglio
Diffusione e habitat
Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Orofita - Sud Ovest Europeo.
Diffusione: questa sottospecie è diffusa (ma è rara) sulle pendici meridionali della Alpi (Passo di San Boldo nel Bellunese) e nelle altre seguenti province alpine: CO, BG, BS, SO e CN; ma anche verso sud fino nell'Abruzzo. Sui rilievi europei si trova solo nei Pirenei.
Habitat: l'habitat tipico sono i pascoli aridi montani e luoghi pietrosi. Il substrato preferito è calcareo con terreno a pH basico, bassi valori nutrizionali e arido.
Diffusione altitudinale: queste piante si trovano dai 100 ai 1800ms.l.m..
Fitosociologia
Formazione: comunità a emicriptofite e camefite delle praterie rase magre secche
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