Hoplostethus atlanticus (Collet, 1889), comunemente conosciuto come pesce specchio atlantico o pesce specchio[1]) è un pesce d'acqua salata appartenente alla famiglia Trachichthyidae, appartiene all'ordine Trachichthyiformes per FishBase, WoRMS (World Register of Marine Species) e ITIS (Integrated Taxonomic Information System), appartiene all'ordine Beryciformes per NCBI (National Center for Biotechnology Information).
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Stato di conservazione | |
![]() Specie non valutata | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Classe | Osteichthyes |
Sottoclasse | Actinopterygii |
Superordine | Acanthopterygii |
Ordine | Beryciformes |
Famiglia | Trachichthyidae |
Specie | Hoplostethus |
Sottospecie | H. atlanticus |
Nomenclatura binomiale | |
Hoplostethus atlanticus Collet, 1889 | |
Sinonimi | |
Hoplostethus gilchristi (Smith, 1935) | |
Il pesce specchio atlantico è diffuso nell'oceano Atlantico, nell'Indiano, nel Pacifico occidentale. Non vive nel mar Mediterraneo. Vive sulla scarpata continentale o sulla piana abissale a profondità da 180 a 1809 metri[2].
La testa è molto grande e tozza, ricca di pieghe e ossa sporgenti, la bocca è girata verso l'alto, dotata di piccoli denti disposti in file. Il corpo è ovaloide, molto compresso ai fianchi, con peduncolo caudale allungato. Le pinne sono arrotondate, rette da grossi raggi. La pinna caudale è bilobata.
La livrea è molto semplice: tutto il corpo è rosso, con sfumature che variano dall'arancio al rosso carminio. L'interno della bocca e delle branchie è bluastro[2].
Raggiunge una lunghezza massima di 75 cm per 7 kg, più comunemente la taglia arriva a 40 cm[2].
È uno dei pesci ossei dalla vita più lunga: sono stati pescati esemplari di 149 anni[2].
La biologia della specie è poco nota, si crede che i giovanili vivano in acque profonde. L'accrescimento è molto lento[2].
H. atlanticus si nutre di crostacei (anfipodi, eufausiacei e gamberetti), cefalopodi e di pesci. Gli esemplari giovanili predano piccoli crostacei[2].
È preda abituale di Ruvettus pretiosus, Diastobranchus sp. e Merluccius merluccius[3].
Ha una notevole importanza per la pesca commerciale in certe aree. Nel 2006 è stata dichiarata specie minacciata dal governo australiano a causa della sovrapesca[2].
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