È una specie tipica dei fondali fangosi[2], diffusa in tutti gli oceani[3]. È comune nel Mediterraneo, nel nord del Marocco, nel sud-est dell'Africa, nel golfo del Messico, in Australia e Nuova Zelanda. Si trova anche in Giappone e alle Canarie[1]. Vive tra 250 e 1300 m di profondità[2].
Descrizione
È un gambero di dimensioni medie, che può misurare fino a 22,5 cm[2]. I maschi sono più piccoli delle femmine e non raggiungono i 20; il loro rostro è più corto[4]. Il rostro, come in tutti i crostacei appartenenti al genere Aristaeomorpha, presenta più di 4 denti nella parte dorsale[5]: negli esemplari femminili il numero è di 5-6[4].
Il carapace è robusto e munito di spine, di un colore rosso scuro vellutato. Presenta cinque appendici natatorie con l'ultimo segmento addominale che termina con una coda a forma di ventaglio.
Biologia
Alimentazione
Ha una dieta composta principalmente da invertebrati marini, in particolare krill[6].
Riproduzione
Si riproduce in estate.
Pesca
Questa specie viene pescata frequentemente nel Mediterraneo, in particolare da pescherecci di Italia e Spagna[4] ma anche in Israele e Algeria; sui mercati ittici si trova sia congelata che fresca[7]. Viene catturato anche in Marocco e Nuova Zelanda[2].
(EN) Fischer, W. & G. Bianchi, Aristeidae, Aristeid shrimps (PDF), in FAO Species identification sheets For Fisheries Purposes: Western Indian Ocean[collegamento interrotto], Roma, Food and Agriculture Organization of the United Nations, 1984.
Wolfgang Luther, Kurt Fiedler, Guida alla fauna marina costiera del Mediterraneo, Milano, Edizioni Labor.
(EN) M. Tavares, Shrimps (PDF), su fao.org, Universidade Santa Úrsula. URL consultato l'8 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2014).
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