Il Pomo di Sodoma (Solanum linnaeanum Hepper & P.-M.L. Jaeger, 1986) è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae.
![]() |
Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica. |
![]() |
![]() | |
---|---|
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Solanales |
Famiglia | Solanaceae |
Genere | Solanum |
Specie | S. linnaeanum |
Nomenclatura binomiale | |
Solanum linnaeanum Hepper & P.-M.L. Jaeger, 1986 | |
Sinonimi | |
Solanum sodomaeum | |
Il pomo di Sodoma deve il suo nome comune ad una leggenda legata all'episodio biblico dell'incendio di Sodoma, in seguito al quale la regione sarebbe divenuta totalmente sterile. L'unica pianta a cui fu permesso di crescere dalla volontà divina fu appunto il "pomo di Sodoma", i cui frutti, all'apparenza belli ed invitanti, una volta aperti contenevano solo cenere e fumo.[1] Le bacche del Solanum sodomaeum hanno in effetti una polpa che dopo la maturazione si riduce in polvere nerastra, il che ha portato a identificarle, appunto, con le mitiche "mele di Sodoma" colme di cenere.
È una specie a portamento arbustivo che può raggiungere i 2 m di altezza. Sul fusto e sui rami, ma anche sui peduncoli delle foglie e dei frutti, sono presenti robuste spine.
Le foglie, plurilobate, sono lunghe 5-12 cm, larghe 3-6 cm. Sono di colore verde brillante sulla pagina superiore, con venatura centrale più chiara e rilevata.
I fiori, di colore violaceo, sono riuniti in infiorescenze a corimbo; ciascun fiore presenta 5 petali uniti alla base e con parte apicale sfrangiata. Fiorisce da maggio a novembre.
I frutti sono delle bacche tondeggianti del diametro di 2-3 cm, di colorazione dapprima verde screziata di bianco quindi gialla a maturazione. Contengono solanina, un alcaloide tossico.
I semi sono di colore bruno e si liberano quando la capsula, ormai secca, si rompe.
La specie è originaria del Sudafrica. È stata introdotta in Europa agli inizi del Settecento, ed è ormai naturalizzata in gran parte del bacino del Mediterraneo occidentale, dal sud della Spagna sino alla Grecia e alla costa occidentale del Nord Africa. In Italia è comune lungo le coste del mar Tirreno e nelle isole maggiori (Sicilia e Sardegna), mentre sul versante adriatico si spinge sino all'Abruzzo.
Predilige i terreni sabbiosi sino ai 500-600 m di altitudine.
Altri progetti
![]() | ![]() |