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La salsola soda[1] (detta anche riscolo, barba di frate, barba del Negus, miniscordo o agretto) è una pianta appartenente alla famiglia Chenopodiaceae (assegnata alle Amaranthaceae dalla classificazione APG). È una specie di piccole dimensioni (massimo 70 centimetri), annuale, e possiede foglie e fusto succulenti. È una pianta alofita, e in quanto tale richiede dei suoli ricchi di sale; cresce abitualmente nelle zone costiere ed è originaria del bacino del Mediterraneo. Il loro ciclo di vita è annuale e sono disponibili sul mercato nel periodo primaverile ed estivo precoce.

Disambiguazione – "Agretti" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Agretti (disambigua).
Come leggere il tassobox
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Salsola soda
Salsola soda
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Ordine Caryophyllales
Famiglia Amaranthaceae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Caryophyllidae
Ordine Caryophyllales
Famiglia Chenopodiaceae
Genere Salsola
Specie S. soda
Nomenclatura binomiale
Salsola soda
L., 1753
Nomi comuni

Agretti
Barba del Negus

È una pianta dai molteplici usi; è edibile e viene perciò largamente usata in cucina e veniva inoltre usata, in passato, quale importante fonte di soda (carbonato di sodio), che veniva estratta dalle sue ceneri dopo combustione[2].


Descrizione


Questa pianta annuale succulenta forma piccoli cespugli che possono crescere fino ai 70 cm di altezza; possiede foglie e fusto generalmente tendente al rosso. Produce dei piccoli fiori che formano infiorescenze e che spuntano direttamente dal fusto, alla base delle foglie.


Distribuzione e habitat


La specie è nativa dell'Eurasia e del Nord Africa, ed è conosciuta soprattutto in Italia (in particolare in Sicilia) e Spagna, dove in passato si incentrava la sua coltivazione; è diffusa anche sulla costa atlantica dell'Europa ed è stata importata anche negli Stati Uniti, paese in cui sta diventando una specie invasiva, specialmente nei suoli salini della California[3][4]. Esistono evidenze che il suo areale si stia estendendo anche all'America del sud[5].


Usi industriali: la produzione della soda


Lo stesso argomento in dettaglio: Carbonato di sodio.

In passato, la combustione delle piante di S. soda era uno dei principali metodi di ottenere il carbonato di sodio, la soda. Questo è un composto alcalino che veniva utilizzato, fra l'altro, per la lavorazione del vetro, per la produzione del sapone e per altri vari scopi. Dalle ceneri risultanti dalla combustione di S. soda, con opportuna lavorazione si può ottenere soda in percentuale pari al 30%.

Le piante di questa specie tendono ad accumulare sodio in presenza di suoli ricchi di sali; in questo modo i loro tessuti arrivano a possedere un'alta concentrazione di ioni sodio. Quando la pianta viene bruciata, l'anidride carbonica che si produce reagisce, presumibilmente, con il sodio e forma il bicarbonato.

Il fatto che S. soda accumuli sodio è una prerogativa che questa pianta condivide con le altre piante alofite; per la stragrande maggioranza delle piante, infatti, il sodio è nocivo e viene ritenuto nei tessuti in maniera minima, in confronto ad altri elementi quali, ad esempio, il potassio. Le piante alofite, invece, possiedono appositi meccanismi cellulari che immagazzinano il sodio in una struttura apposita, il vacuolo, impedendogli così di circolare liberamente per i tessuti, neutralizzandone la tossicità. La quasi totalità del sodio presente in una pianta alofita è infatti contenuto nel vacuolo.[senza fonte]

Queste piante sono state un'importante -se non essenziale- fonte di soda per usi industriali fino all'inizio del XIX secolo; in particolare la Spagna possedeva larghe coltivazioni di S. soda (chiamata barrilla in spagnolo) atte alla produzione di questo composto. L'introduzione, agli inizi dell'Ottocento, di nuovi e più convenienti processi di produzione della soda, quale il processo Leblanc, che permetteva di ottenerla dal calcare e dall'acido solforico, mise fine all'utilizzo industriale delle piante alofite.


Usi alimentari


Mazzetti di barba del frate appena colti.
Mazzetti di barba del frate appena colti.
Barbe del frate saltate con cipolla e pancetta.
Barbe del frate saltate con cipolla e pancetta.

Le foglie e i fusti di S. soda sono commestibili e, principalmente le piantine giovani e i germogli, largamente usate in cucina. La pianta è utilizzata soprattutto nella dieta mediterranea, e in particolare in Italia (dove è una verdura nota con il nome di barba del frate o agretti) e in Spagna (dove è nota con il nome di barrilla). È diffusa anche nella cucina anglosassone, dove viene chiamata con il nome italiano di agretti. In Romagna viene popolarmente chiamata "lischi" o "liscari". Nelle Marche è nota come "rospici", "roscani" o "arescani". In Umbria invece prende il nome di "riscoli".


Note


  1. secondo Linneo, 1753
  2. Archibald e Nan L. Clow, Chemical Revolution, (Ayer Co Pub, June 1952), pp. 65-90. ISBN 0-8369-1909-2.
  3. California Exotic Pest Plant Council, Exotic Pest Plants of Greatest Ecological Concern in California, October, 1999.
  4. Baye, Peter (1998). "More on Salsola soda Archiviato il 27 settembre 2007 in Internet Archive.," CalEPPC News (Newsletter of the California Exotic Pest Plant Council), Vol. 6, No. 4 (Fall 1998).
  5. Robertson, Kenneth R. e Clemants, Steven E. (1997). Salsola Soda, dal capitolo "Amaranthaceae", in: Flora of North America Editorial Committee, eds. 1993+. Flora of North America North of Mexico. 12+ vols. New York and Oxford. Vol. 4, pp. 399-402. ISBN 0-19-517389-9.

Voci correlate



Altri progetti


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На других языках


[en] Salsola soda

Salsola soda, more commonly known in English as opposite-leaved saltwort, oppositeleaf Russian thistle, or barilla plant, is a small (to 0.7 m tall), annual, succulent shrub that is native to the Mediterranean Basin.[1] It is a halophyte (a salt-tolerant plant) that typically grows in coastal regions and can be irrigated with salt water.

[es] Salsola soda

Salsola soda es una especie de planta de la subfamilia Chenopodioideae perteneciente a la familia Amaranthaceae. Se trata de un halófila (una planta tolerante a la sal) que por lo general crece en las regiones costeras o salinas y puede ser regado con agua salada. La planta tiene una gran importancia histórica como fuente de carbonato de sodio, que se extraía de las cenizas de la Salsola soda y otras barrillas.[1] La ceniza de sosa fueron una de las sustancias alcalinas cruciales en la fabricación de vidrio y la fabricación de jabón. La famosa claridad de los vidrios y cristales de Murano y Venecia dependía de la pureza de la "ceniza de sosa", y la naturaleza de este ingrediente se mantuvo en secreto. España tuvo una industria enorme en el siglo XVIII produciendo carbonato de sodio a partir de las salicornias. En 1807, Sir Humphry Davy aisló un elemento metálico a partir de la sosa cáustica y lo nombró sodio para indicar su relación con esta planta.

[fr] Soude commune

Salsola soda
- [it] Salsola soda

[ru] Солянка содоносная

Солянка содоносная[2] (лат. Salsola soda) — вид травянистых растений рода Солянка (Salsola) семейства Амарантовые (Amaranthaceae).



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