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Il ranuncolo a foglie di platano (Ranunculus platanifolius L., 1767) è una pianta appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, comune nei boschi alpini del territorio italiano[1].

Come leggere il tassobox
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Ranuncolo a foglie di platano
Ranunculus platanifolius
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni basali
Ordine Ranunculales
Famiglia Ranunculaceae
Sottofamiglia Ranunculoideae
Tribù Ranunculeae
Genere Ranunculus
Specie R. platanifolius
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Magnoliidae
Ordine Ranunculales
Famiglia Ranunculaceae
Sottofamiglia Ranunculoideae
Tribù Ranunculeae
Genere Ranunculus
Specie R. platanifolius
Nomenclatura binomiale
Ranunculus platanifolius
L., 1767
Sinonimi

Ranunculus aconitifolius subsp. platanifolius
Ranunculus aconitifolius var. platanifolius
Ranunculus aconitifolius var. dealbatus
Ranunculus dealbatus

Nomi comuni

(DE) Platanenblättriger Hahnenfuß
(FR) Renoncule à feuilles de platane


Etimologia


Il nome generico (Ranunculus), passando per il latino, deriva dal greco Batrachion[2], e significa “rana” (è Plinio scrittore e naturalista latino, che c'informa di questa etimologia) in quanto molte specie di questo genere prediligono le zone umide, ombrose e paludose, habitat naturale degli anfibi. L'epiteto specifico (platanifolius) si riferisce ovviamente alla forma delle foglie simili a quelle del platano.
Il binomio scientifico attualmente accettato (Ranunculus platanifolius) è stato proposto da Carl von Linné (Rashult, 23 maggio 1707 –Uppsala, 10 gennaio 1778), biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nell'edizione del 1767 della sua opera “Systema Naturae”.


Descrizione


Il portamentoLocalità: Forcella Aurine, Gosaldo (BL), 1299 m s.l.m. - 11/06/2008
Il portamento
Località: Forcella Aurine, Gosaldo (BL), 1299 m s.l.m. - 11/06/2008

È una pianta perenne e erbacea terrestre caratterizzata da alcune particolarità anatomiche e morfologiche come la possibilità di far germoliare le gemme ascellari[2]. L'altezza media oscilla tra 30 e 60 cm (massimo 130 cm). È inoltre definita emicriptofita scaposa (H scap), ossia è una pianta con gemme svernanti al livello del suolo e protetta dalla lettiera o dalla neve. Tutta la pianta è fondamentalmente glabra e priva di cellule oleifere.


Radici


Le radici sono secondarie da rizoma (mai tuberose) a forma fascicolata.


Fusto



Foglie


La fogliaLocalità: Giardino Botanico Alpino Giangio Lorenzoni, Pian Cansiglio, Tambre d'Alpago (BL), 1000 m s.l.m. - 13/06/2009
La foglia
Località: Giardino Botanico Alpino "Giangio Lorenzoni", Pian Cansiglio, Tambre d'Alpago (BL), 1000 m s.l.m. - 13/06/2009

Infiorescenza


InfiorescenzaLocalità: Giardino Botanico Alpino Giangio Lorenzoni, Pian Cansiglio, Tambre d'Alpago (BL), 1000 m s.l.m. - 13/06/2009
Infiorescenza
Località: Giardino Botanico Alpino "Giangio Lorenzoni", Pian Cansiglio, Tambre d'Alpago (BL), 1000 m s.l.m. - 13/06/2009

L'infiorescenza è composta da numerosi fiori terminali e solitari (uno per ogni peduncolo); sono peduncolati all'ascella delle foglie superiori. I peduncoli sono glabri e sono lunghi da 4 a 5 volte le foglie poste nelle rispettive ascelle.


Fiore


Il fioreLocalità: Giardino Botanico Alpino Giangio Lorenzoni, Pian Cansiglio, Tambre d'Alpago (BL), 1000 m s.l.m. - 13/06/2009
Il fiore
Località: Giardino Botanico Alpino "Giangio Lorenzoni", Pian Cansiglio, Tambre d'Alpago (BL), 1000 m s.l.m. - 13/06/2009

I fiori sono ermafroditi, emiciclici, attinomorfi. I fiori sono di tipo molto arcaico anche se il perianzio[3](o anche più esattamente il perigonio[4]) di questo fiore è derivato dal perianzio di tipo diploclamidato (tipico dei fiori più evoluti), formato cioè da due verticilli ben distinti e specifici: sepali e petali. Il ricettacolo (supporto per il perianzio) è glabro. I peduncoli sono cilindrici e non sono solcati. Dimensione dei fiori: 10 – 25 mm.

* K 5, C 5, A molti, G 1-molti (supero), achenio[5]

Frutti


I frutti (un poliachenio) sono degli acheni lisci a forma ovata o subsferica; sono molto numerosi, appiattiti, compressi e con un rostro o becco apicale lungo circa ¼ dell'achenio (= achenio a becco breve); il rostro è fondamentalmente dritto o lievemente ricurvo, ma non uncinato. Ogni achenio contiene un solo seme. Insieme formano una testa sferica posta all'apice del peduncolo fiorale.


Riproduzione


La riproduzione di questa pianta avviene per via sessuata grazie all'impollinazione degli insetti pronubi (soprattutto api) in quanto è una pianta provvista di nettare (impollinazione entomogama).


Distribuzione e habitat



Fitosociologia


Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale[8]:

Formazione: delle comunità delle macro- e megaforbie terrestri
Classe: Mulgedio-Aconitetea

Sistematica


Il genere Ranunculus è un gruppo molto numeroso di piante comprendente oltre 400 specie originarie delle zone temperate e fredde del globo, delle quali quasi un centinaio appartengono alla flora spontanea italiana. La famiglia delle Ranunculaceae invece comprende oltre 2500 specie distribuite su 58 generi[4].
Le specie spontanee della nostra flora sono suddivise in tre sezioni (suddivisione a carattere pratico in uso presso gli orticoltori organizzata in base al colore della corolla): XanthoranunculusBatrachiumLeucoranunculus. La specie Ranunculus platanifolius appartiene alla terza sezione (Leucoranunculus) caratterizzata dall'avere i peduncoli fruttiferi diritti, acheni lisci e piante a portamento eretto[2].
Un'altra suddivisione, che prende in considerazione caratteristiche morfologiche ed anatomiche più consistenti (ma fondamentalmente simili), è quella che divide il genere in due sottogeneri (o subgeneri)[9], assegnando il Ranunculus platanifolius al subgenere Ranunculus, caratterizzato da piante con fusti eretti (e quindi forniti di tessuti di sostegno), peduncoli dell'infiorescenza eretti alla fruttificazione, lamina fogliare ben sviluppata e petali gialli o bianchi (l'altro subgenere Batrachium è dedicato soprattutto alle specie acquatiche).
Il numero cromosomico di R. platanifolius è: 2n = 16[10][11].


Ibridi


Con questa pianta sono possibili i seguenti ibridi interspecifici[11][12]:


Sinonimi


La specie di questa voce ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:


Specie simili


Una specie molto simile a quella di questa voce è il Ranunculus aconitifolius L., 1753 - Ranuncolo con foglie d'aconito: differisce in quanto la lamina delle foglie è completamente divisa in lobi, mentre il peduncolo fiorale è pubescente. Questa pianta in genere ha delle dimensioni minori rispetto al “Ranuncolo a foglie di platano”.


Usi


Avvertenza
Avvertenza
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Farmacia


Queste piante contengono l'anemonina; una sostanza particolarmente tossica per animali e uomini. Infatti gli erbivori brucano le foglie di queste piante con molta difficoltà e solamente dopo una buona essiccazione (erba affienata) che fa evaporare le sostanze più pericolose. Anche le api evitano di bottinare il nettare dei “ranuncoli”. Sulla pelle umana queste piante possono creare delle vesciche (dermatite); mentre sulla bocca possono provocare intenso dolore e bruciore alle mucose[13].


Giardinaggio


Sono piante rustiche di facile impianto per cui spesso sono coltivate nei giardini rustici o anche alpini.


Note


  1. (EN) Ranunculus platanifolius L. | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 6 febbraio 2021.
  2. Motta, vol. 3 - pag. 511.
  3. Pignatti, vol. 1 - pag. 277.
  4. Strasburger, vol. 2 - pag. 817.
  5. Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 5 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2008).
  6. Pignatti, vol. 1 - pag. 279.
  7. Pignatti, vol. 1 - pag. 277/279.
  8. Flora Alpina, vol. 1 - pag. 174.
  9. Pignatti, vol. 1 - pag. 303.
  10. Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 5 febbraio 2010.
  11. Index synonymique de la flore de France, su www2.dijon.inra.fr. URL consultato il 5 febbraio 2010.
  12. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 5 febbraio 2010.
  13. Motta, vol. 3 - pag. 514.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[fr] Renoncule à feuilles de platane

Ranunculus platanifolius
- [it] Ranunculus platanifolius



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