La Poligala comune (nome scientifico Polygala vulgaris L.) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Polygalaceae.
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Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica. |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi I |
Ordine | Fabales |
Famiglia | Polygalaceae |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Rosidae |
Ordine | Polygalales |
Famiglia | Polygalaceae |
Genere | Polygala |
Specie | P. vulgaris |
Nomenclatura binomiale | |
Polygala vulgaris L. | |
Sinonimi | |
Polygala oxyptera (Rchb.) | |
Nomi comuni | |
Erba bozzolina | |
Il Sistema Cronquist assegna la famiglia delle Polygalaceae all'ordine Polygalales mentre la moderna classificazione APG la colloca nell'ordine Fabales. Sempre in base alla classificazione APG sono cambiati anche i livelli superiori (vedi tabella a destra). Il genere Polygala è molto ampio. Alcuni autori ne assegnano fino a 500 specie, infatti questo genere include piante, arbusti perenni, erbacee e alberi.
La specie Polygala vulgaris è polimorfa e quindi soggetta a molte varianti che però non sono ancora ben documentate. Il colore del fiore non influisce da un punto di vista tassonomico.
Un'antica credenza riteneva che tale erba fosse capace di aumentare la secrezione del latte alle mucche; da qui il nome del genere “Polygala” = molto latte.
La forma biologica della pianta appartiene alle emicriptofite scapose (H scap ): ossia è una pianta perennante per mezzo di gemme adagiate al suolo (“emicriptofita”); mentre il portamento è tipico di una pianta con asse florale allungato e con poche foglie (“scaposo”).
Radice a fittone.
Le foglie sono sessili, alterne, semplici e senza stipole con superficie quasi glabra. Dimensioni globali delle foglie: larghezza da 2 a 4 mm; lunghezza da 10 a 20 mm.
I fiori, bianchi o lillacini o violaceo-brunastri, sono disposti in spighe terminali con 10 – 40 fiori. Ogni racemo ha un piccolo peduncolo che si forma all'ascella di una brattea. La brattea è lunga al massimo quanto il peduncolo (1 cm).
I fiori sono irregolari (zigomorfi), ermafroditi, pentaciclici, pentameri, gamopetali con piccolo peduncolo da 3 mm e con brattee da 2 mm.
Il frutto è una capsula oblunga, lateralmente compressa, divisa internamente in due logge contenenti ciascuna uno o due semi pubescenti. La parte carnosa del seme (strofiolo) presenta delle appendici lunghe 1/3 del seme. I semi sono dispersi mediante formiche.
Dal punto di visto corologico la nostra pianta appartiene al tipo “Euroasiatico” : ossia una pianta estesa per tutto l'emisfero boreale. Sulla nostra Penisola è comune nei luoghi soleggiati erbosi, boschivi o scoperti, dal mare alla regione alpina. In Italia settentrionale è comune, mentre al Centro e al Sud è più rara. Vive in ambiente acido. Altitudine: 0 – 2200 m s.l.m..
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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze. |
L'azione antireumatica è data dal salicilato di metile liberato dalla gaulterina.
Inoltre dalle radici si estrae una droga ad azione espettorante (proprietà comune di alcune piante della famiglia delle Polygalaceae ), usata sotto forma di infuso, di sciroppo o di polvere. La sua azione farmacologica è dovuta all'aumento della secrezione di muco bronchiale fluido che può essere eliminato con facilità mediante colpi di tosse.
A dosi elevate ha effetto di emetico.
Dal punto di vista alimentare la Poligala comune viene usata per fare il te.
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