Il nome Periploca deriva dal greco"peri" = intorno e "plekein" = legare e fa riferimento alla capacità del fusto di avvilupparsi intorno ai tronchi degli alberi creando delle liane[2].
L'epiteto graeca fa riferimento alla sua diffusione nella regione greco-balcanica.
Descrizione
Periploca graeca
Si tratta di una liana fanerofita caducifoglia con fusti cilindrici, legnosi, rampicanti, che possono raggiungere i 10m di lunghezza, e che si avvolgono a spira attorno ai tronchi delle specie arboree.
Le foglie sono ovato-oblunghe, ricoperte da una sottile peluria sulla pagina inferiore.
L'infiorescenza è un corimbo che si attacca all'ascella della foglia, composto da fiori pentameri, con petali irsuti, di colore rossastro nella parte superiore, verdastro in quella inferiore.
Il caratteristico aspetto dei fusti.
Distribuzione e habitat
La specie è diffusa nel Mediterraneo nord-orientale.
In Italia è presente in Toscana nel Parco naturale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli[3], in Puglia (Parco naturale regionale Bosco e paludi di Rauccio, laghi Alimini, Riserva naturale Le Cesine[4]) e in Calabria (boschi di Rosarno, non più ritrovata).[5]
I suoi habitat sono le coste sabbiose, le siepi e i boschi umidi ed ombrosi, fino a 100m s.l.m.
Principi attivi
La corteccia del fusto contiene il glucoside periplocina.[5]
Note
(EN) Periploca graeca, su The Plant List. URL consultato il 18 settembre 2014.
Periploca, su Dizionario etimologico online. URL consultato il 26 settembre 2014.
A.A.V.V., Dal Calambrone alla Burlamacca: guida alla natura del Parco Migliarino - S. Rossore - Massaciuccoli, Pisa, Nistri-Lischi, 1983, p.141.
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