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L'ofride cornuta (Ophrys scolopax Cav., 1793) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Orchidacee.[1]

Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Ofride cornuta
Ophrys scolopax
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Orchidoideae
Tribù Orchideae
Sottotribù Orchidinae
Genere Ophrys
Specie O. scolopax
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Sottoclasse Liliidae
Ordine Orchidales
Famiglia Orchidaceae
Genere Ophrys
Specie O. scolopax
Nomenclatura binomiale
Ophrys scolopax
Cav., 1793
Sinonimi

Ophrys fuciflora subsp. scolopax
(Cav.) H.Sund.
Ophrys hippocratis
P.Delforge
Ophrys holoserica subsp. scolopax
(Cav.) H.Sund.

Nomi comuni

Ofride beccaccino


Descrizione


Il portamento
Il portamento

È una pianta erbacea alta 15–30 cm. La forma biologica è geofita bulbosa (G bulb), ossia è una pianta perenne che porta le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presenta organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati bulbi o tuberi, strutture di riserva che annualmente producono nuovi fusti, foglie e fiori. È un'orchidea terrestre in quanto contrariamente ad altre specie, non è “epifita”, ossia non vive a spese di altri vegetali di maggiori proporzioni.


Radici


Le radici sono fascicolate e secondarie da bulbo e consistono in sottili fibre radicali posizionate nella parte superiore dei bulbi.


Fusto



Foglie


Le foglie sono poche e soprattutto radicali (o in tutti i casi vicine alla base della pianta) a forma ovato-lanceolata, ad apice acuto ed a portamento a “doccia”. Sulla pagina fogliare sono presenti delle nervature parallele disposte longitudinalmente (foglie di tipo parallelinervie). Possono essere presenti anche alcune foglie cauline. Queste sono progressivamente più ridotte e amplessicauli.


Infiorescenza


L'infiorescenza è “indefinita” (senza fiore apicale o politelica) del tipo spiciforme con pochi fiori (da 3 a 8) e ben spaziati. Questi ultimi sono posti alle ascelle di brattee a forma lineare-lanceolata con una scanalatura centrale; sono lunghe come o più dell'ovario. I fiori inoltre sono resupinati, ruotati sottosopra; in questo caso il labello è volto in basso.


Fiore


Il fiore
Il fiore

I fiori sono ermafroditi ed irregolarmente zigomorfi, pentaciclici (perigonio a 2 verticilli di tepali, 2 verticilli di stami (di cui uno solo fertile – essendo l'altro atrofizzato), 1 verticillo dello stilo)[2]. Dimensione del fiore: 20–25 mm.

X, P 3+3, [A 1, G (3)], infero, capsula[3]
Diagramma fiorale[4]
Diagramma fiorale[4]

Frutti


Il frutto è una capsula. Al suo interno sono contenuti numerosi minutissimi semi piatti. Questi semi sono privi di endosperma e gli embrioni contenuti in essi sono poco differenziati in quanto formati da poche cellule. Queste piante vivono in stretta simbiosi con micorrize endotrofiche, questo significa che i semi possono svilupparsi solamente dopo essere infettati dalle spore di funghi micorrizici (infestazione di ife fungine). Questo meccanismo è necessario in quanto i semi da soli hanno poche sostanze di riserva per una germinazione in proprio.[7]


Biologia


La riproduzione di questa pianta può avvenire in due modi:


Distribuzione e habitat


Qquesta specie ha un areale stenomediterraneo, essendo diffusa sulla costa nordafricana, nella penisola iberica (Massiccio Centrale e Pirenei), nella Francia meridionale (Alpi francesi), nella penisola balcanica, in Asia minore e in medio Oriente sino all'Iran.[1]

In Italia è certamente presente nelle isole di Pantelleria e Lampedusa e in Sardegna, dubbia la presenza in Liguria e in provincia di Cuneo.[10]

L'habitat di questa orchidea sono i prati aridi e le garighe; ma anche i luoghi pietrosi. Il substrato preferito è calcareo con pH basico, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere un po' secco.


Fitosociologia


Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale[11]:

Formazione: delle comunità a emicriptofite e camefite delle praterie rase magre secche.
Classe: Festuco-Brometea
Ordine: Brometalia erecti

Tassonomia


Il numero cromosomico di O. scolopax è: 2n = 36[12]


Sottospecie


subsp. cornuta
subsp. cornuta
subsp. apiformis
subsp. apiformis
subsp. rhodia
subsp. rhodia

Sono note le seguenti sottospecie:[1]


Ibridi


Questa specie da frequentemente luogo ad ibridi interspecifici tra i quali:


Specie simili


Tutte le orchidee del genere Ophrys ad una prima occhiata sono molto simili tra di loro. L'elemento più distintivo è il disegno del labello. In questo caso sono molte le specie (e sottospecie) con una macula simile ad una H. Qui di seguito citiamo alcune:

Per approfondire le diversità morfologiche tra le varie specie si vedano le relative voci di questa enciclopedia.


Note


  1. (EN) Ophrys scolopax, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 2 maggio 2021.
  2. Pignatti, vol. 3, p. 700.
  3. Tavole di botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 15 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2010).
  4. Judd et al., p. 287.
  5. Musmarra, p. 628.
  6. Nicolini, vol. 3, p. 151.
  7. Strasburger, vol. 2, p. 808.
  8. Judd et al., p. 140.
  9. Strasburger, vol. 2, pp. 556, 771.
  10. GIROS, p. 200.
  11. Flora alpina, vol. 2, p. 1142.
  12. Index synonymique de la flore de France, su www2.dijon.inra.fr. URL consultato il 15 gennaio 2010.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Biologia
Portale Botanica

На других языках


[es] Ophrys scolopax

Ophrys scolopax scolopax Cav. es una subespecie de orquídeas monopodial y terrestre de la subtribu Orchidinae de la familia (Orchidaceae) del género Ophrys. Comúnmente son llamadas orquídeas perdiz u orquídeas becada.
- [it] Ophrys scolopax

[ru] Ophrys scolopax

Ophrys scolopax (лат.) — вид однодольных растений рода Офрис (Ophrys) семейства Орхидные (Orchidaceae). Вид впервые описан в 1793 году испанским ботаником Антонио Хосе Каванильесом[2].



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