L'ofride gracile (Ophrys fuciflora subsp. gracilis Buel, O.Danesch & E.Danesch, 1973) è una pianta erbacea spontanea in Italia, appartenente alla famiglia delle Orchidacee.[1]
L'epiteto sottospecifico (gracilis = gracile) è riferito alle minute dimensioni dei fiori.
Descrizione
È un'orchidea terrestre.alta da 20 a 30cm. La forma biologica è geofita bulbosa (G bulb), ossia è una pianta perenne che porta le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presenta organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati bulbi o tuberi, strutture di riserva che annualmente producono nuovi fusti, foglie e fiori.
Radici
Le radici sono fascicolate e secondarie da bulbo e consistono in sottili fibre radicali posizionate nella parte superiore dei bulbi.
Fusto
Parte ipogea: la parte sotterranea del fusto è composta da due tuberi bulbosi a forma ovoidale, arrotondati e di colore biancastro; il primo svolge delle importanti funzioni di alimentazione, mentre il secondo raccoglie materiali nutritizi di riserva per lo sviluppo della pianta che si formerà nell'anno venturo.
Parte epigea: la parte aerea del fusto è semplice, eretta e slanciata. Il colore è verde.
Foglie
Le foglie in parte sono basali (disposte a rosetta) a forma più o meno ovato-lanceolata e in parte sono cauline; queste ultime sono allungate, più strette e amplessicauli. Sulla pagina fogliare sono presenti delle nervature parallele disposte longitudinalmente (foglie di tipo parallelinervie). Il colore delle foglie è verde chiaro.
Infiorescenza
L'infiorescenza è “indefinita” (senza fiore apicale o politelica) del tipo spiciforme e lassa con pochi e piccoli fiori (massimo 4 fiori; raramente di più). Questi ultimi sono posti alle ascelle di brattee a forma lanceolata e di colore verde chiaro. I fiori inoltre sono resupinati, ruotati sottosopra; in questo caso il labello è volto in basso.
Fiore
I fiori sono ermafroditi ed irregolarmente zigomorfi, pentaciclici (perigonio a 2 verticilli di tepali, 2 verticilli di stami (di cui uno solo fertile– essendo l'altro atrofizzato), 1 verticillo dello stilo)[2].
Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
Perigonio: il perigonio è composto da 2 verticilli con 3 tepali (o segmenti) ciascuno (3 interni e 3 esterni). I tre segmenti esterni sono patenti a forma ovale-arrotondata con apice ottuso e ripiegati all'indietro. I due tepali interni (il terzo, quello centrale, chiamato labello, è molto diverso da tutti gli altri) sono più piccoli (circa 1/3 di quelli esterni) e più stretti a forma triangolare; sono disposti in modo alterno a quelli esterni e i bordi sono finemente ciliati. Colore dei tepali: da bianco-rosa, a rosa forte con una nervatura centrale longitudinale verde chiaro. Lunghezza dei tepali: 13– 14mm.
Labello: il labello (la parte più vistosa del fiore) si presenta con un portamento pendente. La forma è quadrangolare o trapezoidale con angoli smussati, lievemente convesso. Il colore prevalente è bruno-rossiccio al centro e bruno-nerastro ai bordi; al centro è presente una caratteristica macchia a forma di H grigio-rossiccia, bordata da linee chiare. Tutta la superficie è vellutata, mentre i bordi sono densamente pubescenti. La parte apicale termina con un “apicolo” giallastro, con più denti e revoluto in avanti. Nella parte basale ai due lati sono presenti delle gibbosità glabre appena accennate. Questo labello è privo dello sperone. Dimensione del labello: lunghezza 7– 11mm.
Ginostemio: lo stame con le rispettive antere (in realtà si tratta di una sola antera fertile biloculare– a due logge) è concresciuto (o adnato) con lo stilo e lo stigma e forma una specie di organo colonnare chiamato "ginostemio"[5]. Quest'organo è posizionato all'interno-centro del fiore ed è terminante con una punta. Alla sua base si trova la “cavità stigmatica” che in questa orchidea è ridotta e scura. Il polline ha una consistenza gelatinosa; e si trova nelle due logge dell'antera, queste sono fornite di una ghiandola vischiosa (chiamata retinacolo). I pollinii sono inseriti su due retinacoli distinti tramite delle caudicole, mentre i retinacoli sono protetti da due borsicole[6].
Ovario: l'ovario, sessile in posizione infera è formato da tre carpelli fusi insieme[2].
Fioritura: da maggio a giugno.
Frutti
Il frutto è una capsula. Al suo interno sono contenuti numerosi minutissimi semi piatti. Questi semi sono privi di endosperma e gli embrioni contenuti in essi sono poco differenziati in quanto formati da poche cellule. Queste piante vivono in stretta simbiosi con micorrize endotrofiche, questo significa che i semi possono svilupparsi solamente dopo essere infettati dalle spore di funghi micorrizici (infestazione di ife fungine). Questo meccanismo è necessario in quanto i semi da soli hanno poche sostanze di riserva per una germinazione in proprio.[7]
Biologia
La riproduzione di questa pianta avviene in due modi:
per via sessuata grazie all'impollinazione entomogama: il probabile insetto impollinatore è l'imenotteroEucera clypeata (Apidae)[8]. Questo fiore è privo di nettare per cui a impollinazione avvenuta l'insetto non ottiene nessuna ricompensa; questa specie può quindi essere classificata tra i “fiori ingannevoli”[9]. La successiva germinazione dei semi è condizionata dalla presenza di funghi specifici (i semi sono privi di albume – vedi sopra). La disseminazione è di tipo anemocora.
per via vegetativa in quanto uno dei due bulbi possiede la funzione vegetativa per cui può emettere gemme avventizie capaci di generare nuovi individui (l'altro bulbo generalmente è di riserva).
Distribuzione e habitat
Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Tirrenico.
Distribuzione: in Italia questa orchidea si trova sulla costa tirrenica dal Lazio fino in Calabria. Fuori dall'Italia è presenta anche nella Francia meridionale.
Habitat: l'habitat tipico sono i pascoli aridi e rocciosi e le garighe secche.
Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare dai 600 fino a 1000 ms.l.m.; frequentano quindi il piano vegetazionale collinare.
Tassonomia
Sinonimi
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature:[1]
Come tutte le orchidee è una specie protetta e quindi ne è vietata la raccolta e il commercio ai sensi della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES).[10]
Note
(EN) Ophrys fuciflora subsp. gracilis, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 17 aprile 2021.
Gruppo italiano per la ricerca sulle orchidee spontanee (GIROS), Orchidee d'Italia. Guida alle orchidee spontanee, Cornaredo (MI), Il Castello, 2009, ISBN978-88-8039-891-2.
Judd, Campbell, Kellogg, Stevens e Donoghue, Botanica sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN978-88-299-1824-9.
Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole, 1996.
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