Il lupino giallo (Lupinus luteus L.) è una pianta della famiglia Leguminosae[1].
![]() |
Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica. |
![]() |
Questa voce sull'argomento fabaceae è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia.
|
![]() | |
---|---|
![]() | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Fabales |
Famiglia | Leguminosae |
Genere | Lupinus |
Specie | L. luteus |
Nomenclatura binomiale | |
Lupinus luteus L. | |
Il suo nome viene dal greco e significa "sapore amaro" derivato proprio dal sapore che hanno i semi prima della cottura. Sono piante annuali e perenni i cui fiori si mostrano in svariati colori che danno vita a un eccellente colpo d'occhio. Più diffusamente si manifestano blu, porpora e più raramente bianchi o gialli. I lupinus luteus sono proprio quelli gialli. I frutti, commestibili, hanno un baccello ricoperto di peluria[2] e contenente fino a sei semi di colore e grandezza assai variabile.
Sono diffusi soprattutto in America, ma seppure in numero modesto, sono presenti anche nell'area mediterranea. In Australia sono considerati una specie invasiva[3]. Crescono in presenza di climi caldi-temperati o addirittura tropicali laddove la coltivazione si trova in alta quota e non sopportano il freddo e in particolar modo le nevicate. Ricoprono un ruolo particolarmente importante nella floricoltura e nell'alimentazione del bestiame.
Viene seminato in autunno nelle regioni con clima temperato e in primavera in montagna.
Altri progetti
![]() |