Il lupino bianco (Lupinus albus L., 1753) è una pianta della famiglia delle Fabaceae.
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Fabales |
Famiglia | Fabaceae |
Sottofamiglia | Faboidee |
Tribù | Genisteae |
Genere | Lupinus |
Specie | L. albus |
Nomenclatura binomiale | |
Lupinus albus L., 1753 | |
Pianta a coltivazione annuale, eretta fino a 1,5 m, poco ramificata e pubescente, presenta una radice robusta, fittonante e ricca di tubercoli radicali dovuti al simbionte Rhizobium. I fiori sono riuniti in infiorescenze a racemo apicali che, dopo la fecondazione, prevalentemente autogama, formano i legumi che sono lunghi, eretti e addossati all'asse del racemo.
Come tutti i tipi di lupini anche il L. albus teme i ristagni idrici e l'asfissia radicale, richiedendo terreni sciolti e ben drenati. I terreni sub-acidi di origine vulcanica sono i più adatti. Il lupino va considerato come una coltura miglioratrice che si alterna con il cereale autunnale.
La semina si effettua ad ottobre-novembre su file distanti 0,25-0,35 m per ottenere 20-30 piante a metro quadro. La maturazione avviene a giugno-luglio; oggi si tende a far essiccare le piante in campo per poi procedere con la trebbiatura. Produzioni medie di 2,5-3,5 t ad ettaro.
Il lupino è un legume contenente un alto tasso di azoto che, dal legume adagiato sul terreno, viene rilasciato lentamente. Tale prodotto viene utilizzato per migliorare la fertilità dei terreni destinati soprattutto agli agrumi.
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