Il nome generico fa riferimento al colore del fiore che normalmente è rosato (Erythros=rosso); mentre l'epiteto specifico (dens-canis) ha una etimologia molto semplice: il bulbo a forma acuminata ricorda il dente di un cane.
Sia il nome botanico che quello del genere venne definito nel periodo 1735-1753 da Carl von Linné (Rashult, 23 maggio 1707 – Uppsala, 10 gennaio 1778), biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi.
In lingua tedesca questa pianta si chiama Hundszahnlilie; in francese si chiama Érythrone dent de chien; in inglese si chiama Dog's-tooth Violet.
Descrizione
Descrizione delle parti della piantaIl portamento
Località: Visome (BL), 350m s.l.m. - 12/3/2007
Si tratta di una pianta perenne e glabra. L'altezza varia da 10 a 20cm. La forma biologica è geofita bulbosa (G bulb): ossia sono piante perenni erbacee che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in un organo sotterraneo chiamato bulbo, un organo di riserva dal quale, ogni anno, si dipartono radici e fusti aerei.
Radici
Le radici sono prodotte alla base del bulbo e sono del tipo fascicolato.
Fusto
Sono piante acauli (senza fusto – quello che sembra un fusto in realtà è il peduncolo dell'infiorescenza); possiedono solamente un bulbo sotterraneo di forma cilindrico-conica ad apice acuto e di colore bianco (dato dal rivestimento della tunica bulbifera). Dimensione del bulbo: larghezza 7mm; lunghezza 30mm.
Foglie
La foglia
Località: Pasa, Sedico (BL), 356m s.l.m. - 19/3/2009
Questa pianta possiede due sole foglie radicali (o basali), picciolate a forma ovale-lanceolata e a disposizione opposta. Sono macchiate di verde chiaro su fondo rosso-bruno scuro (o viceversa a seconda della varietà). Non sono presenti le foglie cauline per cui il fiore è sempre ben messo in evidenza. La pagina superiore presenta 3 - 5 nervi. Dimensioni della lamina fogliare: larghezza 2 – 3cm; lunghezza 4 – 7cm.
Infiorescenza
L'infiorescenza è formata da un unico fiore portato alla sommità dello stelo (peduncolo) sottile, tondo e ricurvo, a consistenza cerosa, arrossato e glabro. I fiori quindi non sono inseriti direttamente sul bulbo come in altre Liliaceae tipo Colchicum. Il fiore è pendulo (o nutante), ma con i vari tepali del perigonio ripiegati all'infuori e all'insù (un po' come il ciclamino).
Fiore
Il fiore
Località: Visome (BL), 350m s.l.m. - 12/3/2007
La struttura del fiore è quella tipica delle Monocotiledoni, ossia sono fiori ermafroditi, attinomorfi, 5-ciclici (formati cioè da 5 verticilli: 2 per il perigonio – 2 per l'androceo - 1 per il gineceo) e trimeri (sia il perigonio che l'androceo è formato da gruppi di tre elementi). I colori vanno dal violetto, al rosa, al bianco e alcune varietà presentano anche un profumo delicato. La lunghezza del fiore va da 15 a 50mm.
Perigonio: il perigonio è dialipetalo con 6 tepali liberi (di tipo petaloide) di forma lanceolata ad apice appuntito e portati all'insù, cui fanno da contrappunto stami e pistillo che sporgono nella parte inferiore. All'interno del perigonio sono presenti dei cuscinetti nettariferi. Dimensione dei tepali: larghezza 8mm; lunghezza 35mm.
Androceo: gli stami sono 6 con antere “basifisse” (sono attaccate ai loro filamenti per la base– per cui risultano lineari). Il colore delle antere è violaceo-nerastro. Lunghezza delle antere: 7mm.
Gineceo: lo stilo è singolo con stimma trilobo (sviluppato a ventaglio, ossia in piano) su un ovario supero e triloculare (formato da 3 carpelli saldati) contenente diversi ovuli. Il colore dello stilo è bianco ed è più lungo degli stami per cui sporge visibilmente.
Fioritura: da marzo a maggio (sfiorisce molto rapidamente, come rapidamente fiorisce).
Impollinazione: l'impollinazione è entomofila, ossia tramite insetti (farfalle e ditteri).
Frutti
Il frutto
Località: Villiago, Sedico (BL), 387m s.l.m. - 13/4/2009
Il frutto è del tipo a capsula posta al centro del perigonio che in fase di fruttificazione è in via di marcescenza (rimane solo lo stilo che è persistente). La forma è ovoidale a sezione trigona. La deiscenza è del tipo loculicida. I semi maturano da maggio a giugno.
Distribuzione e habitat
Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Sud Europeo– Sud Siberiano; in definitiva il tipo corologico può essere definito più ampiamente come Eurasiatico.
Diffusione: in Italia si trova al nord (e in parte al centro) ed è considerata specie rara. Sulle Alpi italiane è presente ovunque fuorché nelle provincie di Bolzano[senzafonte]. Fuori dalla penisola italiana si trova soprattutto nell'Europa orientale e meridionale, ma anche nel Caucaso, nella Siberia e nel Giappone. È presente inoltre sui seguenti rilievi europei: Pirenei, Massiccio Centrale, Massiccio del Giura, Carpazi, Alpi Dinariche e Monti Balcani.
Habitat: i suoi fiori solitari, sbocciano all'inizio della primavera, soprattutto nei prati delle Prealpi, in zone fredde ma riparate ai margini dei boschi di latifoglie (faggete, carpineti, leccete, betuleti e castagneti); ma anche negli arbusteti meso-termofili. Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo con valori neutri di pH e medi valori nutrizionali su terreno mediamente umido.
Diffusione altitudinale: questa pianta si può trovare fino a circa 600 ms.l.m. (raramente fino a 1500 ms.l.m.); quindi frequenta il piano collinare e quello montano.
Fitosociologia
Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa scheda appartiene alla seguente comunità vegetale[3]:
Formazione: comunità forestali
Classe: Carpino-Fagetea sylvaticae
Usi
Cucina
È una pianta commestibile, consumata a crudo, insieme ad altre insalate, o lessata (questo soprattutto nella Mongolia e nella Siberia). I giapponesi invece, dai bulbi, estraggono dell'amido per farne delle paste alimentari (tipo “vermicelli”)[4].
Giardinaggio
Ama l'ombra e i terreni molto ricchi di humus, come quelli dove prospera allo stato selvatico. Per questo viene spesso utilizzata per abbellire il terreno ai piedi di grandi alberi. La riproduzione avviene in estate per moltiplicazione (o divisione) dei bulbi che vanno posti a circa 5–6cm sottoterra.
Galleria d'immagini
Località: Pasa, Arenzano (GE), 800 m s.l.m. - 5/3/2010
Località: Pasa, Sedico (BL), 356 m s.l.m. - 19/3/2009
Località: Pasa, Sedico (BL), 356 m s.l.m. - 19/3/2009
Località: Visome (BL), 350 m s.l.m. - 12/3/2007
Località: Le Laste, Limana (BL), 661 m s.l.m. - 7/4/2009
Località: Le Laste, Limana (BL), 661 m s.l.m. - 7/4/2009
Località: Le Laste, Limana (BL), 661 m s.l.m. - 7/4/2009
Località: Le Laste, Limana (BL), 661 m s.l.m. - 7/4/2009
Località: Montebro, Masio (AL), 160 m s.l.m. - 26/2/2021
Note
(EN) Erythronium dens-canis, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 1º dicembre 2021.
Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il GG-MM-2009 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии