Encelia canescens Lam., 1786, conosciuta anche come coronilla del fraile[1] o sunchu[2] è una pianta della famiglia delle Asteracee.[3][4]
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Heliantheae |
Sottotribù | Enceliinae |
Genere | Encelia |
Specie | E. canescens |
Nomenclatura binomiale | |
Encelia canescens Lam., 1786 | |
Nomi comuni | |
coronilla del fraile | |
Piccolo cespuglio molto ramificato e sempreverde che raggiunge un'altezza di circa 80 cm; talli striati, fogliame di colore verde-cenere. Le foglie sono di colore verde pallido, alternate, di lunghezza variabile fra i 3 e 7 cm di lunghezza e fra gli 0,7 e 2 cm di larghezza. Le infiorescenze hanno fino a 14 petali di colore giallo, con il centro marrone scuro.[1][5]
Cresce spontaneamente in Cile fino ai 2000 m di altitudine lungo la Cordigliera delle Ande, in Bolivia e in Perù, oltre che nelle valli andine fino ai 3500 m s.l.m.[1][2]
La medicina tradizionale attribuisce al decotto delle foglie di sunchu diverse proprietà: con l'aggiunta di miele si usa per trattare i dolori polmonari; viene assunta a digiuno per alleviare l'itterizia; i talli si utilizzano come diuretico e per alleviare i dolori di stomaco; l'infusione delle foglie e i talli si usa per regolarizzare il flusso mestruale; le foglie fresche o la resina si masticano per sbiancare i denti; le radici maciullate si applicano sui morsi di serpente e altri animali.[2]
Si utilizza anche come pianta ornamentale, data la quantità delle sue infiorescenze.[5]
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