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La cordilinea (Cordyline australis (G. Forst.) Endl.), nota in lingua māori come Tī kāuka o Tī rākau, è una pianta monocotiledone della famiglia delle Asparagacee, endemica della Nuova Zelanda[1].

Come leggere il tassobox
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Cordilinea
Cordyline australis
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Asparagaceae
Sottofamiglia Lomandroideae
Genere Cordyline
Specie C. australis
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Liliales
Famiglia Liliaceae
Genere Cordyline
Specie C. australis
Nomenclatura binomiale
Cordyline australis
(G.Forst.) Endl.
Areale

Etimologia


Il nome generico Cordyline deriva dalla parola greca kordyle che significa «mazza», in riferimento ai fusti sotterranei o allargamenti dei rizomi[2]. L'epiteto latino australis, invece, significa «del sud»[3].


Descrizione


Può raggiungere i 15 m di altezza; il fusto, inizialmente diritto, si dirama notevolmente all'estremità, ed ogni ramo può sviluppare un proprio fusto floreale. Le foglie a forma di spada, lunghe 40–90 cm e larghe alla base 3–7 cm, presentano numerose venature parallele. I fiori, color crema o biancastri, di circa 1 cm di diametro tepali inclusi, si sviluppano in un fitto grappolo di 50–100 cm di larghezza. Il frutto è una bacca globosa di 5-7 mm di diametro[4].


Tassonomia



Sinonimi



Usi


Grazie al loro alto contenuto di carboidrati, le foglie di cordilinea, rese commestibili dopo la cottura, costituirono un'importante fonte di cibo per almeno i primi otto secoli dell'occupazione māori della Nuova Zelanda. La datazione al radiocarbonio indica il loro utilizzo almeno a partire dall'anno 1000. Anche le foglie di altre specie di alberi ad essa imparentati erano probabilmente apprezzati in Oceania. Le uniche altre sostanze native ricche di carboidrati erano le radici delle felci.

Nella penisola di Otago gli scavi archeologici hanno dimostrato l'utilizzo effettivo del cosiddetto «albero cavolo» come alimento. Cavità larghe fino a 7 m sono i resti degli umu-tī («forni per gli alberi cavolo»). Dopo due giorni di cottura, i fasci di foglie dei giovani alberelli venivano fatti essiccare al sole, e conservati in questo modo potevano durare anni.

Albero coltivato a Manukau (Auckland).
Albero coltivato a Manukau (Auckland).
I fiori
I fiori

Le foglie costituiscono inoltre un'ottima fonte di fibre. Il tronco e le radici possono essere intrecciati per realizzare corde, e le foglie vengono tessute per ricavare abiti e calzature. Il succo della pianta viene utilizzato contro le infezioni. I primi missionari preparavano «con questo una birra dal gusto accettabile». Il suo valore commerciale non è stato ancora efficacemente valutato. Potrebbe essere utilizzato come dolcificante a basso contenuto calorico (poiché è due volte più dolce dello zucchero) o come fonte biologica di etanolo.

È ampiamente utilizzata come albero ornamentale, sia in Nuova Zelanda che nell'Europa occidentale (comprese le Isole Britanniche) e nella costa nord-occidentale degli Stati Uniti[6]. Grazie alla sua maggiore tolleranza ai climi freddi rispetto ad altre monocotiledoni arboree (cioè che raggiungono le dimensioni di alberi veri e propri), questa specie viene spesso piantata da persone desiderose di ricreare un ambiente tropicale e un aspetto esotico nei propri cortili e giardini, data la sua somiglianza esteriore con le palme. Nelle Isole Britanniche, infatti, viene talvolta chiamata erroneamente «Palma di Cornovaglia», «Palma del Torbay» o «Palma di Man», proprio a causa del suo ampio utilizzo nel Torbay; di quest'ultima zona, nota anche come English Riviera, la «riviera inglese», la specie è anche simbolo ufficiale.

La sottospecie (o varietà) atropurpurea è particolarmente nota per la sua chioma rossa e diverse cultivar sono disponibili sul mercato. Essa si incontra anche in Italia[7] e in Norvegia[8].

Nel 1986, lo studioso Barry L. Frankhauser scrisse una tesi riguardo all'utilizzo di questa specie,ed intervistandolo venne realizzato un documentario per la televisione della Nuova Zelanda e successivamente, nel 2004, per la televisione maori.

La cultivar Red Sensation.
La cultivar Red Sensation.

Dal 1987, gli alberi coltivati della Nuova Zelanda sono affetti da una malattia chiamata «morte improvvisa» causata dal patogeno Phytoplasma australiense, che provoca la desfoliazione quasi totale dell'albero colpito nell'arco di 2-12 mesi.


Note


  1. (EN) Cordyline australis, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 18 novembre 2021.
  2. Bok-mun Ho, Cordyline obtecta, su cpbr.gov.au, Australian National Botanic Gardens, 2006. URL consultato il 12 aprile 2008.
  3. Dictionary of Botanical Epithets.
  4. Cordilinea su Giardinaggio.it, su giardinaggio.it. URL consultato il 22 gennaio 2014.
  5. Cordyline australis, in Royal Botanic Gardens, Kew: World Checklist of Selected Plant Families. URL consultato il 6 agosto 2010.
  6. Washington Park Arboretum (PDF), in Seattle Government. URL consultato il 18 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2009).
  7. New Zealand Species Overseas, in Te Ara Encyclopedia of New Zealand. URL consultato il 18 giugno 2009.
  8. Scandinavia & Eucalyptus: flowering at 61°N, in GIT Forestry Consulting. URL consultato il 18 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2009).

Bibliografia



Altri progetti



На других языках


[en] Cordyline australis

Cordyline australis, commonly known as the cabbage tree, tī kōuka or cabbage-palm,[3] is a widely branched monocot tree endemic to New Zealand.

[es] Cordyline australis

Cordyline australis, Cordiline,[1] Tī kāuka o Tī rākau en el idioma maorí, es una monocotiledónea endémica de Nueva Zelanda. Es muy común en la costa de la ciudad balnearia argentina de Mar del Plata y en otras ciudades costeras cercanas.

[fr] Cordyline australis

Cordyline australis est une espèce de monocotylédones arborescentes, largement ramifiée, endémique de Nouvelle-Zélande. Il atteint jusqu'à 20 mètres de haut[2] avec un tronc robuste et des feuilles en forme d'épée, qui sont regroupées à l'extrémité des branches et peuvent mesurer jusqu'à 1 mètre de long. Connu par les Maoris sous le nom de Ti Kouka, l'arbre était utilisé comme source de nourriture, en particulier dans l'île du Sud, où il était cultivé dans les zones où d'autres cultures ne se développaient pas. Il fournissait de fibres durables pour les textiles, les cordes d'ancrage, les lignes de pêche, les paniers, des capes imperméables, des manteaux et des sandales. Il est également cultivé comme arbre d'ornement dans les pays de l'hémisphère Nord au climat tempéré océanique, comme sur le littoral breton ou dans les parties les plus chaudes de la Grande-Bretagne où il est connu sous le nom de Torquay palm[3].
- [it] Cordyline australis

[ru] Кордилина южная

Кордилина ю́жная (лат. Cordyline australis) — древесное растение, вид рода Кордилина (Cordyline) семейства Спаржевые (Asparagaceae)[2] (ранее род иногда включали в семейство Лаксманниевые (Laxmanniaceae)). Эндемик Новой Зеландии.



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