Copaifera è un genere di piante della famiglia delle Fabacee (sottofamiglia Cesalpinioidee)[1], che comprende piccoli alberi tropicali.
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Fabales |
Famiglia | Fabaceae |
Sottofamiglia | Caesalpinioideae |
Tribù | Detarieae |
Genere | Copaifera L., 1762 |
Nomi comuni | |
Cabimo, Cabismo, Copaúva, Kupa'y | |
Specie | |
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Sono noti per le resine che ne vengono estratte (genericamente indicate come Copaiba, nome utilizzato anche per indicare comunemente diverse specie), particolarmente ricche di terpene e altri idrocarburi (ogni albero di Copaifera langsdorffii può produrre qualche decina di litri di idrocarburi per anno).
L'estratto di copaifera, detto "balsamo copaibe", venne utilizzato fino alla scoperta della penicillina come rimedio contro la gonorrea e altre infezioni sessuali. Tra i molti farmaci realizzati in Europa, ricordiamo le "Capsule D'Emilio al balsamo copaibe", primo farmaco italiano a base di copaifera, prodotto a Napoli nella seconda metà del XIX secolo.[2]
Comprende le seguenti specie:[1]
Altri progetti
Copaifera langsdorfii sul sito della Purdue University, in inglese
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