bio.wikisort.org - Plantae

Search / Calendar

Aconitum degenii (Gáyer, 1906), comunemente noto come Aconito pannocchiuto, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, originaria della catena montuosa dei Carpazi[2].

Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Aconito pannocchiuto
Aconitum degenii
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
Ordine Ranunculales
Famiglia Ranunculaceae
Sottofamiglia Ranunculoideae
Tribù Delphinieae
Genere Aconitum
Specie A. degenii
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Magnoliidae
Ordine Ranunculales
Famiglia Ranunculaceae
Sottofamiglia Ranunculoideae
Tribù Delphinieae
Genere Aconitum
Specie A. degenii
Nomenclatura binomiale
Aconitum degenii
Gáyer, 1906
Nomi comuni

Aconito panicolato
(DE) Rispiger Eisenhut
(FR) Aconit paniculé


Etimologia


Il nome del genere (“Aconitum”) deriva dal greco akòniton (= “pianta velenosa”). La pianta infatti risulta conosciuta per l'alta sua tossicità fin dai tempi dell'antichità omerica. Con questo nome probabilmente veniva indicata una pianta velenosa endemica il cui habitat frequente era tra le rocce ripide di alcune zone della Grecia. Due sono le radici che vengono attribuite al nome: (1) akòne (= “pietra”) facendo riferimento al suo habitat; (2) koné (= “uccidere”), facendo ovviamente riferimento alla sua tossicità. Veniva anche usata come simbolo negativo (maleficio o vendetta) nella mitologia dei popoli mediterranei. L'epiteto specifico (degeni) è dedicato al biologo e botanico ungherese Árpád Degen (1866-1934).
Il binomio scientifico attualmente accettato (Aconitum degeni) è stato proposto dall'avvocato, giudice e botanico ungherese Gyula Gáyer (1883-1932) nella pubblicazione “Magyar Botanikai Lapok” del 1906[3].


Descrizione


La seguente descrizione va riferita alla specie Aconitum degeni Gáyer s.l. (per i caratteri specifici delle sottospecie vedi il paragrafo “Sistematica”).
Sono piante erbacee, perenni la cui altezza può essere da 5 a 12 dm. La forma biologica è definita come geofita rizomatosa (G rhiz), ossia sono piante che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei come rizomi, un fusto sotterraneo dal quale, ogni anno, si dipartono radici e fusti aerei.


Radici


Le radici sono secondarie da rizoma.


Fusto



Foglie


Le foglieLocalità: Giardino Botanico delle Alpi Orientali, Monte Faverghera (BL), 1500 m s.l.m.- 14/08/2009
Le foglie
Località: "Giardino Botanico delle Alpi Orientali", Monte Faverghera (BL), 1500 m s.l.m.- 14/08/2009

Infiorescenza


InfiorescenzaLocalità: Giardino Botanico delle Alpi Orientali, Monte Faverghera (BL), 1500 m s.l.m.- 14/08/2009
Infiorescenza
Località: "Giardino Botanico delle Alpi Orientali", Monte Faverghera (BL), 1500 m s.l.m.- 14/08/2009

L'infiorescenza è una pannocchia terminale con asse a zig-zag. È sia ramosa che fogliosa soprattutto alla base. I rami sono divaricato-subpatenti e pauciflori; si presentano inoltre pubescenti-ghiandolosi (anche i fiori sono pubescenti). Alla diramazione dei rami sono presenti delle foglie di tipo bratteale. I fiori sono disposti in modo distanziato e sono peduncolati; la lunghezza dei peduncoli è minore dei fiori stessi (lunghezza dei peduncoli: 1 – 2 cm).


Fiore


Il fioreLocalità: Giardino Botanico delle Alpi Orientali, Monte Faverghera (BL), 1500 m s.l.m.- 14/08/2009
Il fiore
Località: "Giardino Botanico delle Alpi Orientali", Monte Faverghera (BL), 1500 m s.l.m.- 14/08/2009

Questi fiori sono considerati fiori arcaici, o perlomeno derivati da fiori più arcaici dalla struttura aciclica. Il perianzio è formato da due verticilli: gli elementi esterni hanno una funzione di protezione e sono chiamati tepali o sepali (la distinzione dei due termini in questo caso è ambigua e quindi soggettiva); quelli interni sono dei nettari[4] (in questo fiore la corolla è praticamente assente). I fiori sono pentameri (a cinque elementi) a simmetria zigomorfa (o bilaterale). Il colore del perianzio è blu o violetto. Dimensione dei fiori: 25 – 35 mm.

x K 5, C 2, A numerosi, G 5 (supero)[5]

Frutti


Il frutto è costituito da un aggregato di 5 capsule o follicoli sessili e polispermi (frutto secco sviluppato longitudinalmente con delle fessure per la fuoriuscita dei semi). Ogni follicolo termina con un becco diritto.


Riproduzione



Distribuzione e habitat



Sistematica


Il genere Aconitum comprende 250 specie[6] (una dozzina delle quali sono spontanee dei territori italiani) distribuite soprattutto nelle regioni temperate. La famiglia delle Ranunculaceae invece comprende oltre 2000 specie distribuite su circa 47 generi[6] (2500 specie e 58 generi secondo altre fonti[7]).
Da un punto di vista sistematico (e pratico) le specie di questo genere vengono classificate in base al colore e alla forma del fiore. In questo caso il fiore di “Aconito degeni” appartiene al gruppo delle piante con fiori blu o violetti e con cappuccio più alto che largo[8].
La posizione tassonomica (ma anche la nomenclatura) di questo aconito ha subito più di una variazione in questi ultimi decenni. Sandro Pignatti nella “Flora d'Italia”[9] lo nomina Aconitum paniculatum Lam. con due varietà: (1) sottosp. paniculatum (ora chiamata Aconitum degeni Gáyer sottosp. paniculatum (Argcang.) Mucher[10]) e (2) sottosp.nasutum (Fischer) Götz (inserita attualmente nella specie variegatum con la denominazione Aconitum variegatum L. sottosp. nasutum (Fischer) Götz[10]). L'altra sottospecie (Aconitum degeni sottosp. valesiacum), sempre in Pignatti, si trova inclusa nella specie variegatum con il nome Aconitum variegatum L. sottosp. valesiacum (Gáyer) Gáyer.
In altre flore[11] l'”Aconito pannocchiuto” lo troviamo nominato come Aconitum variegatum L. sottosp. paniculatum (Arcang.) Negodi e (relativamente alla sottospecie valesiacum) Aconitum variegatum L. sottosp. valesiacum (Gáyer) Gáyer & Burdet.
Nelle flore oltreconfine (specialmente quelle anglosassoni) questa pianta ha una grafia lievemente diversa: Aconitum degenii; inoltre non tutte le flore riconoscono la denominazione Aconitum degeni ma lo considerano un sinonimo di Aconitum variegatum L. sottosp. paniculatum (Arcang.) Greuter & Burdet[12][13].


Variabilità


Come tutte le specie di Aconitum, anche questa ha una grande variabilità facilitata da cause di isolamento e di ibridazione e di conseguenza con problemi di classificazione (vedi sopra). Nell'elenco che segue sono indicate alcune sottospecie e varietà (l'elenco può non essere completo e alcuni nominativi sono considerati da altri autori dei sinonimi della specie principale o anche di altre specie):
Sottospecie:

Varietà:


Descrizione sottospecie italiane


In Italia sono indicate due sottospecie:


Sottospecie paniculatum

Distribuzione della pianta (Distribuzione regionale[10] – Distribuzione alpina[14])
Distribuzione della pianta (Distribuzione regionale[10] – Distribuzione alpina[14])
Formazione: delle comunità delle macro- e megaforbie terrestri
Classe: Mulgedio-Aconitetea
Ordine: Calamagrostietalia villosae
Alleanza: Arunco-Petasition

Sottospecie valesiacum

Distribuzione della pianta (Distribuzione regionale[10] – Distribuzione alpina[14])
Distribuzione della pianta (Distribuzione regionale[10] – Distribuzione alpina[14])
Formazione: delle comunità delle macro- e megaforbie terrestri
Classe: Mulgedio-Aconitetea
Ordine: Calamagrostietalia villosae
Alleanza: Adenostylion

Sinonimi


Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:

  • Aconitum cammarum sottosp. paniculatum Arcang. (1882) (sinonimo di A. degeni sottosp. paniculatum)
  • Aconitum cernuum Auct. Fl. Ital.
  • Aconitum hebegynum DC. (sinonimo di A. degeni sottosp. valesiacum)
  • Aconitum paniculatum Lam.
  • Aconitum paniculatum Lam. sottosp. paniculatum (sinonimo di A. degeni sottosp. paniculatum)
  • Aconitum paniculatum Lam. sottosp. valesiacum (sinonimo di A. degeni sottosp. valesiacum)
  • Aconitum valesiacum Gáyer (1909) (sinonimo di A. degeni sottosp. valesiacum)
  • Aconitum variegatum L. sottosp. paniculatum (Arcang.) Negodi (1944) (sinonimo di A. degeni sottosp. paniculatum)
  • Aconitum variegatum L. sottosp. valesiacum (Gáyer) Gáyer (sinonimo di A. degeni sottosp. valesiacum)

Specie simili


Gli aconiti sono fiori di facile identificazione rispetto ad altri generi; più difficile è distinguere tra di loro le varie specie di aconito specialmente quelle di colore blu-violetto. Il casco (o elmo) insieme all'infiorescenza sono le parti più utili per distinguere le varie specie.

SpecieElmoInfiorescenza
Aconitum degeni
Aconitum napellus
Aconitum variegatum

Usi


Avvertenza
Avvertenza
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Farmacia


È una pianta velenosa (contiene alcaloidi e glucosidi – soprattutto l'aconitina). I suoi fiori sono tra i più tossici della flora spontanea italiana. I sintomi per avvelenamento di questa pianta sono nausea, vomito, diarrea, bradicardia, aritmia e infine arresto cardiaco e morte. Nella medicina popolare, anticamente, veniva usata per i suoi effetti antidolorifici, sedativi e calmanti.


Giardinaggio


Queste piante vengono soprattutto coltivate come fiori ornamentali grazie all'elegante contrasto tra i fiori e i ricco e decorativo fogliame. Sono piante rustiche (di facile impianto e mantenimento) e si adattano a qualsiasi tipo di terreno. Superano facilmente i rigori dell'inverno.


Note


  1. https://www.iucnredlist.org/species/129114432/129114435
  2. (EN) Aconitum degenii Gáyer, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 4 febbraio 2021.
  3. The International Plant Names Index, su tropicos.org. URL consultato il 17 settembre 2010.
  4. Pignatti, vol.1 - p. 277.
  5. Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 14 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  6. Botanica Sistematica, p. 327.
  7. Strasburger, p. 817.
  8. Motta, p. 28.
  9. Pignatti, p. 287.
  10. Checklist of the Italian Vascular Flora, p. 46.
  11. Flora Alpina, p. 327.
  12. Flora Europaea (Royal Botanic Garden Edinburgh), su 193.62.154.38. URL consultato il 17 settembre 2010.
  13. Flora Alpina, vol. 1 - p. 132.
  14. Flora Alpina, p. 132.
  15. Flora Alpina, vol. 1 - pag. 132.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Biologia
Portale Botanica



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии