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Abies pindrow var. brevifolia (Dallim. & A.B.Jacks., 1923), è una varietà naturale di A. pindrow appartenente alla famiglia delle Pinaceae, endemica del Garhwal e del Chamba, nelle montagne himalayane del Kashmir, in India.[2]

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Abies pindrow var. brevifolia
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Pinophyta
Classe Pinopsida
Ordine Pinales
Famiglia Pinaceae
Genere Abies
Specie A. pindrow
Nomenclatura trinomiale
Abies pindrow var. brevifolia
Dallim. & A.B.Jacks., 1923
Sinonimi

Etimologia


Il nome generico Abies, utilizzato già dai latini, potrebbe, secondo un'interpretazione etimologica, derivare dalla parola greca ἄβιος = longevo.[3] Il nome specifico pindrow fu coniato da John Forbes Royle in assonanza al nome comune di questo abete nella regione del Simla.[4] L'epiteto brevifolia deriva dai termini latini brévis = corto e folium = foglia, riferendosi agli aghi più corti rispetto alla specie nominale.[5]


Descrizione


Questa varietà differisce da A. pindrow per gli aghi più corti (lunghi 2,5-3,8 cm), disposti radialmente e non a pettine, con apice ottuso; talvolta compaiono stomi sulla faccia superiore.[2]


Portamento


Albero alto fino a 30 m, con chioma sottile, prima conica e poi irregolare; i giovani virgulti sono inizialmente grigio-giallastri, poi grigio-scuri nelle stagioni successive.[6]


Foglie


Sono aghi lunghi fino a 3,8 cm, disposti radialmente sulla parte superiore dei rami vegetativi, di colore verde scuro, con linee di stomi sulla faccia superiore, e due strisce bianche sulla faccia inferiore.[6]


Frutti


Sono coni femminili lunghi 5,5-10 cm, ovoidali o oblunghi-ovoidali, di colore blu-grigiastro poi purpurei a maturazione; le brattee sono nascoste.[6]


Corteccia


La corteccia è grigio chiaro, tendente a sfogliarsi in placche; la parte esposta è marrone scuro.[6]


Distribuzione e habitat


Nel suo areale vegetativo è localmente comune a quote comprese tra i 3000 e i 3500 m, su suoli rocciosi calcarei, in associazione con Picea smithiana, Pinus wallichiana, Taxus contorta, Betula utilis e Quercus leucotrichophora.[6]


Tassonomia


Questo taxon ha ancora una classificazione irrisolta: considerata inizialmente una specie autonoma (Hickel, 1929), A. gamblei, venne successivamente descritta come infrataxon di A. pindrow. Quest'ultima opinione è prevalente tra gli autori anche se recentemente (Debreczy & I.Rácz., 2010) è rimessa in discussione; questi autori notano che non esistono forme transizionali tra A. pindrow e la varietà brevifolia, che sembrerebbe avere più affinità con A. spectabilis, condividendone anche le alte quote di vegetazione.[6]


Sinonimi


Sono riportati i seguenti sinonimi:[7]


Conservazione


Essendo la classificazione tassonomica non ancora pienamente stabilita con certezza, mancano i dati necessari per stabilire lo stato di conservazione di questa varietà; viene pertanto classificata come DD (data deficient in inglese) nella Lista rossa IUCN.[1]


Note


  1. (EN) Xiang, Q., Carter, G. & Rushforth, K. 2013, Abies pindrow var. brevifolia, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. (EN) Aljos Farjon, A Handbook of the World's Conifers (2 vols.), Brill, 2010, p. 111. URL consultato il 12 maggio 2019.
  3. Pier Luigi Nimis, Nevio Agostini, Marco Verdecchia e Elias Ceccarelli, Guida agli alberi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (PDF), su Dryades project Dipartimento di Scienze della Vita Università di Trieste, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. URL consultato il 12 maggio 2019.
  4. (EN) Aljos Farjon, A Handbook of the World's Conifers (2 vols.), Brill, 2010, pp. 109-110. URL consultato il 30 marzo 2019.
  5. Etimologia dei nomi botanici e micologici, su Actaplantarum. URL consultato il 12 maggio 2019.
  6. Abies gamblei, su Conifersaroundtheworld. URL consultato il 12 maggio 2019.
  7. (EN) Abies pindrow var. brevifolia Dallim. & A.B.Jacks., in Plants of the World Online, Board of Trustees of the Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 29/4/2020.

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