Penicillium italicum Wehmer, 1894 è un fungo, appartenente alla famiglia delle Trichocomaceae, noto per essere un patogeno degli agrumi causandone l'imputridimento con formazione di muffa blu o grigio-verde.[1]
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Divisione | Ascomycota |
Sottodivisione | Pezizomycotina |
Classe | Eurotiomycetes |
Ordine | Eurotiales |
Famiglia | Trichocomaceae |
Genere | Penicillium |
Specie | P. italicum |
Nomenclatura binomiale | |
Penicillium italicum Wehmer, 1894 | |
Cresce a temperature comprese tra i -3 °C e 32-34 °C, con una temperatura ottimale che ricade tra i 22-24 °C.[2] Per la sua germinazione richiede un'attività dell'acqua minima pari a 0,87, mentre l'intervallo di pH a cui cresce è compreso tra 1,6 e 9,8.[2] I conidi sono inizialmente di forma cilindrica, ma spesso tendono a diventare ellittici o subglobosi, di dimensioni di 4-5 x 2,5-3,5 µm; le fialidi sono cilindriche e lunghe 10-14 µm. Produce un caratteristico odore dovuto alla generazione di una serie di metaboliti volatili quali acetato di etile, isopentanolo, linalolo, isobutanolo, 1-ottene, butanoato di etile, 1-nonene e stirene.
Penicillium italicum non ha mostrato alcuna tossicità nei confronti dei mammiferi.[2]
P. italicum penetra nel frutto attraverso le ferite, ma si diffonde anche per contatto tra frutti infetti e frutti sani dopo la raccolta, formando "tasche" di materiale in decomposizione all'interno dei contenitori.[3] Prevale sul fungo Penicillium digitatum, la causa della cosiddetta muffa verde, a temperature inferiori ai 10 °C.[3] La prevenzione si basa su un'attenta manipolazione e imballaggio dei frutti, sul trattamento con fungicidi, sulla sanificazione del luogo di imballaggio e sull'utilizzo di basse temperature durante il trasporto e la conservazione.[3]
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