Stephanitis pyrioides è un insetto della famiglia Tingidae; è conosciuto per essere un parassita delle azalee.
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Exopterygota |
Subcoorte | Neoptera |
Superordine | Paraneoptera |
Sezione | Rhynchotoidea |
Ordine | Rhynchota |
Sottordine | Heteroptera |
Infraordine | Cimicomorpha |
Superfamiglia | Tingoidea |
Famiglia | Tingidae |
Sottofamiglia | Tinginae |
Tribù | Tingini |
Genere | Stephanitis |
Specie | S. pyrioides |
Gli insetti sono lunghi 1,5 - 3,0 mm; le ali sono corte e trasparenti; solitamente di colore beige; le uova sono bianche lunghe circa 0,40 mm e larghe circa 0,20 mm. I Tingidi sono insetti fitomizi che si nutrono a spese dei succhi cellulari dei tessuti epidermici dei vegetali. Caratterizzati da una scarsa mobilità, stazionano sulle piante erbacee e sugli alberi, in genere sulla pagina inferiore delle foglie, spesso formando assembramenti di notevole entità.
I danni causati consistono in decolorazioni dei punti colpiti, che, in caso di forti infestazioni, possono confluire in aree più o meno estese fino ad interessare tutta la foglia. Alcune specie sono anche galligene[1][2], altre possibili vettori di virus[1].
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