Lo scutosauro ("lucertola scudo"), era un grande, ma innocuo rettile del gruppo dei Pararettili, che visse 260-250 milioni di anni fa alla fine del Permiano, in Russia[1].
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Intervallo geologico | |
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Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Sauropsida |
Ordine | Procolophonia |
Sottordine | Anapsida |
Famiglia | Pareiasauridae |
Genere | Scutosaurus |
Specie | Scutosaurus karpinskii |
Come indicato dal nome stesso, lo Scutosaurus aveva su tutto il corpo protuberanze e corazze difensive molto spesse. Alcune di queste strutture, come le spine sulle guance, crescevano con l'età e servivano sia per corteggiare le femmine, sia per difendersi dai carnivori, tra cui probabilmente l'Inostrancevia.
Secondo Paleobiology Database, il genere Scutosaurus (Hartmann-Weinberg, 1930) va attribuito alla famiglia dei Pareiasauridi e alla classe dei Rettili.
All'interno dei rettili, la posizione esatta della famiglia e quindi del genere ha un margine di discussione. Infatti viene avvicinato ai rettili anapsidi, ma molti evitano di inserirlo proprio in questo gruppo, assegnandolo invece al gruppo filogenetico ("clade") dei Pararettili (sottoclasse per Olson, che coniò in termine nel 1947). A questo stesso gruppo filogenetico appartengono, secondo molti, le tartarughe oggi viventi.
Una ricostruzione dell'animale in Italia è presente al Parco della Preistoria di Rivolta d'Adda, mentre è alle prese con un Inostrancevia.
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