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Il topo australiano dalla coda lunga (Pseudomys higginsi Trouessart, 1897) è un roditore della famiglia dei Muridi endemico della Tasmania.[1][2]

Come leggere il tassobox
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Topo australiano dalla coda lunga
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Superfamiglia Muroidea
Famiglia Muridae
Sottofamiglia Murinae
Genere Pseudomys
Specie P.higginsi
Nomenclatura binomiale
Pseudomys higginsi
Trouessart, 1897
Sinonimi

P.australiensis


Descrizione


Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 115 e 145 mm, la lunghezza della coda tra 145 e 195 mm, la lunghezza del piede tra 30 e 35 mm, la lunghezza delle orecchie tra 21 e 25 mm e un peso fino a 90 g.[3]
La pelliccia è lunga e soffice. Le parti superiori sono grigio-brunastre scure. Le orecchie sono grandi, arrotondate e grigiastre. Il muso è scuro, mentre sono presenti due anelli più scuri intorno agli occhi. Le parti ventrali sono leggermente più chiare delle parti dorsali, con le punte dei peli giallo-brunastre. Le mani e i piedi sono biancastri. La coda è più lunga della testa e del corpo, grigio-brunastra sopra e bianca sotto, con un ciuffo terminale. Sono presenti 13 anelli di scaglie, corredata ciascuna da 3 peli. Il cariotipo è 2n=48 FN=52-54.


Biologia



Comportamento


È una specie prevalentemente notturna e terricola. Costruisce nidi sul terreno, in alberi caduti e altre cavità.


Alimentazione


Si nutre di felci, frutta, semi, funghi, erba, muschio e artropodi.


Riproduzione


La stagione riproduttiva va da ottobre a marzo. Le femmine danno alla luce fino a tre piccoli fino a due volte l'anno.


Distribuzione e habitat


Questa specie è diffusa in Tasmania e sull'isola di Bruny. In passato è stata presente anche lungo le coste orientali dell'Australia.

Vive principalmente nei ghiaioni sub-alpini e tra gli ammassi rocciosi. È presente anche in foreste umide temperate di Nothofagus, in foreste umide di Sclerofille e in felceti fino a 1 600 metri di altitudine.


Tassonomia


Sono state riconosciute 2 sottospecie, di cui una è estinta:


Stato di conservazione


La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la presenza in diverse aree protette e la popolazione numerosa, classifica P.higginsi come specie a rischio minimo (LC).[1]


Note


  1. (EN) Menkhorst, P. & Dickman, C. 2008, Pseudomys higginsi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Pseudomys higginsi, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. Menkhorst & Knight, 2010.

Bibliografia



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