Pomacentrus alexanderae Evermann & Seale, 1907 è un pesce osseo di mare appartenente alla famiglia Pomacentridae e alla sottofamiglia Pomacentrinae[1].
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Stato di conservazione | |
![]() Specie non valutata | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Perciformes |
Sottordine | Labroidei |
Famiglia | Pomacentridae |
Genere | Pomacentrus |
Specie | P. alexanderae |
Nomenclatura binomiale | |
Pomacentrus alexanderae Evermann & Seale, 1907 | |
Presenta un corpo compresso sui lati, allungato. La colorazione è grigia pallida, ma alla base delle pinne pettorali è presente una macchia scura[2].
La lunghezza massima registrata è di 9 cm[3].
È prevalentemente solitario[3].
È onnivoro e si nutre sia di invertebrati marini (gasteropodi, copepodi) che di alghe. La sua dieta è composta anche da uova di pesci[4].
Le uova vengono deposte sul fondo e vengono sorvegliate dal maschio[5].
Proviene dalle barriere coralline dell'oceano Pacifico. È comune attorno alle Isole della Sonda e alle Filippine e il suo areale si estende verso nord fino alle Isole Ryukyu[3]. Vive fino a 30 m di profondità[2].
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