La pitta ninfa (Pitta nympha Temminck & Schlegel, 1850) è un uccello passeriforme della famiglia dei Pittidi[2]. È uno dei simboli della Prefettura di Kōchi[3].
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Stato di conservazione | |
![]() Vulnerabile[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Passeriformes |
Sottordine | Tyranni |
Infraordine | Eurylaimides |
Famiglia | Pittidae |
Genere | Pitta |
Specie | P. nympha |
Nomenclatura binomiale | |
Pitta nympha Temminck & Schlegel, 1850 | |
Raggiunge una lunghezza di 19,5 cm[4].
Questi uccelli hanno un aspetto paffuto e massiccio, con ali e coda corte, forti zampe e testa e becco allungati.
Il petto è biancastro, ma dal ventre parte una fascia rossa che continua anche sul sottocoda. Calotta e nuca sono marroni chiare con una sottile linea nera come la banda facciale. Il sopracciglio è bianco. Dorso e ali sono di un verde abbastanza scuro, le remiganti sono nere con una macchia bianca, le copritrici minori azzurre[4].
È una specie solitaria che trascorre la maggior parte del giorno cercando cibo nel sottobosco. È territoriale.
Anche se preda occasionalmente roditori e piccoli rettili, la sua dieta è composta soprattutto da insetti[4].
Costruisce il nido a non più di 5 m dal suolo. In Taiwan il periodo riproduttivo va da maggio a giugno[4].
Questa specie sverna in Indonesia e Malaysia, mentre si riproduce in Taiwan, Giappone, Cina e Corea[4]. Vive nelle foreste tropicali.
Viene classificata come "vulnerabile" (VU) nella lista rossa IUCN; il declino della sua popolazione è dovuto soprattutto alla deforestazione. In passato veniva anche catturata frequentemente per essere allevata come animale da compagnia.
È stata inserita nella seconda categoria di specie della CITES[1].
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