Penestomidae Simon, 1903 è una famiglia di ragni appartenente all'infraordine Araneomorphae.
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Protostomia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Chelicerata |
Classe | Arachnida |
Ordine | Araneae |
Sottordine | Araneomorphae |
Superfamiglia | Zodaroidea |
Famiglia | Penestomidae Simon, 1903 |
Generi | |
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Il nome deriva dal greco πήνη, péne che significa filo, trama, tessuto, e στόμα, -τος, stòma, stòmatos, cioè bocca, probabilmente per i movimenti dei cheliceri durante la tessitura della tela, e il suffisso -idae, che designa l'appartenenza a una famiglia.
Appartiene agli Entelegynae. La lunghezza del corpo non supera i 6 millimetri.
Sono ragni di forma appiattita, il cefalotorace ha forma quasi rettangolare. Possiedono otto occhi disposti su due file, quella posteriore è leggermente ricurva e ha gli occhi più distanziati di quella anteriore[1].
Sono diffusi nel Sudafrica e nel Lesotho[2].
Considerata una sottofamiglia degli Eresidae, a seguito di uno studio di Miller, Griswold e Haddad del 2010 è stata elevata al rango di famiglia e posta, per varie affinità, accanto agli Zodariidae[2].
Attualmente, a novembre 2020, si compone di un genere e nove specie[2]:
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