Pamphagus marmoratus Burmeister, 1838, è un insetto ortottero celifero della famiglia Pamphagidae, in passato considerato endemico della Sicilia ma in realtà diffuso anche in alcune aree di Tunisia e Algeria.
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Exopterygota |
Subcoorte | Neoptera |
Superordine | Polyneoptera |
Sezione | Orthopteroidea |
Ordine | Orthoptera |
Sottordine | Caelifera |
Superfamiglia | Acridoidea |
Famiglia | Pamphagidae |
Sottofamiglia | Pamphaginae |
Genere | Pamphagus |
Specie | P. marmoratus |
Nomenclatura binomiale | |
Pamphagus marmoratus Burmeister, 1838 | |
Sinonimi | |
Porthetis brevicornis | |
Sottospecie | |
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Si tratta di grossi ortotteri dalla conformazione tozza, caratterizzati da rilevanti sculture dell'esoscheletro, che raggiungono da adulti dimensioni fra i 5-6 cm per i maschi e 6-8 cm e oltre per le femmine. Il dimorfismo sessuale si osserva oltre che nelle dimensioni anche nel cromatismo della livrea: verde con striature violacee nella femmina, giallo-verdastro nel maschio.
Come in altre specie dei Pamphagidae le ali sono quasi del tutto atrofizzate, ridotte a due moncherini.
Un tempo considerato un endemismo siciliano, la sua presenza è stata segnalata anche in Algeria e Tunisia.
Il suo habitat naturale è costituito dagli ambienti di gariga.
Si tratta di insetti che, pur avendo un regime dietetico fitofago, non rappresentano un problema per l'agricoltura.
La taglia considerevole e la mancanza di ali li rendono animali goffi e lenti, che spiccano il salto con evidente difficoltà. Per questo motivo sono facile preda da parte degli uccelli rapaci o di altri predatori.
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