Gli opistodattilidi (Opisthodactylidae Ameghino, 1895) sono una famiglia di uccelli dell'ordine Rheiformes, conosciuti allo stato fossile, caratteristici del Sudamerica. Imperfettamente conosciuti, questi animali vengono considerati i parenti più prossimi dei veri nandù (Rheidae), e alcuni studiosi li considerano appartenenti alla stessa famiglia.[1]
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Stato di conservazione | |
Fossile Periodo di fossilizzazione: Tra Paleocene e Miocene | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Paleognathae |
Ordine | Rheiformes |
Famiglia | Opisthodactylidae † Ameghino, 1895 |
Generi | |
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I componenti di questa famiglia sono solo due: Diogenornis fragilis, descritto da Alvarenga nel 1983 e risalente al Paleocene, e Opisthodactylus patagonicus, descritto da Ameghino sul finire dell' '800, vissuto nel Miocene. Entrambi questi animali dovevano essere veloci corridori dalle forme eleganti, ma i loro resti sono frammentari.
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