Niphargus ictus G. Karaman, 1985 è un piccolo crostaceo troglobio, endemico delle grotte di Frasassi, nelle Marche.[1]
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![]() Grotte di Frasassi | |
Stato di conservazione | |
![]() Specie non valutata | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Crustacea |
Classe | Malacostraca |
Ordine | Amphipoda |
Sottordine | Gammaridea |
Famiglia | Niphargidae |
Genere | Niphargus |
Specie | N. ictus |
Nomenclatura binomiale | |
Niphargus ictus G. Karaman, 1985 | |
È un piccolo crostaceo gammarideo, lungo 8-10 mm, di colore bianco. È privo di occhi.
Vive in acque sulfuree, con concentrazioni anche molto elevate di zolfo. La sua tolleranza ai solfuri, solitamente tossici per la gran parte dei crostacei anfipodi, è probabilmente dovuta ad un rapporto di simbiosi con batteri del genere Thiothrix, dotati di attività solfur-ossidante[2]. Simili relazioni di simbiosi chemioautotrofica sono comuni nelle sorgenti idrotermali degli ambienti marini [3], ma N. ictus è uno dei pochi casi noto di tale modalità simbiotica nelle acque terrestri.
L'areale di N. ictus è ristretto al sistema ipogeo delle Grotte di Frasassi, nelle Marche.[1]
Prospera nei ruscelli e nelle pozze sulfuree che si trovano in varie parti del complesso ipogeo. Alcune delle popolazioni di Niphargus presenti nelle grotte, che in passato erano attribuite a N. ictus, sono oggi riconosciute come specie distinte (N. frasassianus, N. montanarius).[4]
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