Myotis moluccarum (Thomas, 1915) è un pipistrello della famiglia dei vespertilionidi diffuso nell'Ecozona australasiana.[1][2]
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Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Microchiroptera |
Famiglia | Vespertilionidae |
Sottofamiglia | Myotinae |
Genere | Myotis |
Specie | M.moluccarum |
Nomenclatura binomiale | |
Myotis moluccarum Thomas, 1915 | |
Areale | |
M.m.moluccarum M.m.solomonis | |
Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 40 e 59 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 36 e 43,1 mm, la lunghezza della coda tra 25 e 47 mm, la lunghezza del piede tra 10 e 14 mm, la lunghezza delle orecchie tra 10,7 e 17,3 mm e un peso fino a 11,1 g.[3]
La pelliccia è lunga, densa e lanosa. Le parti dorsali variano dal bruno-nerastro al marrone, con le punte dei peli biancastre o grigio pallido. Le parti ventrali sono bianco-grigiastre, con la base dei peli scura. Le orecchie sono moderatamente lunghe e rotonde. Il trago è lanceolato, lungo circa la metà del padiglione auricolare. Le membrane alari sono nere, opache e attaccate posteriormente sulle caviglie. I piedi sono grandi. Il calcar è lungo. Gli occhi sono piccoli e sporgenti. Il primo e secondo premolare superiore e inferiori sono piccoli.
Si rifugia all'interno di grotte, tunnel, miniere, sotto i ponti, nelle scogliere, in vecchi edifici e tra la densa vegetazione.
Si nutre di insetti e piccoli pesci catturati sopra le superfici d'acqua.
Le femmine danno alla luce un piccolo alla volta fino a tre volte successivamente durante l'anno. Talvolta sono presenti parti gemellari.
Questa specie è diffusa nelle Isole Molucche, in Nuova Guinea, nell'Arcipelago delle Bismarck e nelle Isole Salomone.
Vive nelle foreste pluviali fino a 1.200 metri di altitudine, associata ad ambienti acquatici come corsi d'acqua e laghi.
Sono state riconosciute 2 sottospecie:
La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la tolleranza alle modifiche ambientali, classifica M.moluccarum come specie a rischio minimo (LC).[1]
Altri progetti
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