Il termine stesso mesozoi, ossia animali di mezzo, vuol sottolineare la condizione di primitività di questo phylum, a metà strada fra i protisti unicellulari ed i metazoi. Si tratta di organismi pluricellari dalla non chiara origine evolutiva, ritenuti come una via verso la pluricellularità meno vincente rispetto a quella degli eumetazoi.
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Mesozoa |
Phylum | Mesozoa |
Classi | |
Fino a non molto tempo fa si riteneva che i mesozoi fossero dei platelminti estremamente regrediti in rapporto alla vita parassitaria, ma questa teoria non è oggi ritenuta plausibile per i caratteri di forte primitività. All'avvicinamento dei mesozoi ai protisti rispetto ai platelminti convergono anche studi biochimici ed embriologici, ad esempio manca lo stadio di gastrula e lo sviluppo procede fino alla morula (vengono chiamati anche moruloidei o planuloidei). Questo non sta a significare che i mesozoi siano un anello di congiunzione fra protisti e metazoi, ma piuttosto un vicolo cieco dell'evoluzione della pluricellularità a partire dai ciliati anziché, come forse è successo per gli altri animali, dai flagellati.
Si tratta di animali vermiformi, lunghi fino a 7 mm, di solito molto più piccoli, privi di apparati circolatorio, nervoso ed escretore, costituiti da un numero limitato di cellule costante da specie a specie (fenomeno di eutelia). Le cellule sono disposte in due strati: uno interno, rappresentato da un numero variabile di cellule allungate a funzione riproduttiva (cellule assiali), ed uno esterno, ciliato, deputato al movimento e alla digestione (somatoderma).
Il ciclo vitale dei Mesozoi presenta due fasi ben differenziate (metagenesi): gli adulti vermiformi si trovano soprattutto nei sacchi urinari dei cefalopodi bentonici e possiedono un tipico aspetto allungato, essendo costituiti da una a 10 cellule riproduttive oblunghe (cellule assiali), circondate da un manicotto di 20-30 cellule cigliate esterne, che rappresentano il soma. Nell'ospite si riproducono asessualmente e, quando la densità diviene eccessiva, producono gameti che danno luogo ad una generazione larvale che fuoriesce e va ad insediarsi in un nuovo ospite.
Sono parassiti endocellulari o endocavitari di invertebrati marini, ermafroditi, riproducentisi sia sessualmente che asessualmente, divisi in due ripartizioni comprendenti organismi piuttosto diversi, le cui affinità vengono talora messe in discussione.
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