Il torace è ricoperto da una fitta peluria bruno-rossastra, l'addome è glabro e di colore bruno-nerastro e le zampe sono anch'esse rossastre.
Le femmine posseggono una struttura di raccolta del polline formata da frange di peli, posta sotto l'addome (scopa addominale).
Biologia
Nido di M. sicula
Sono api solitarie che costruiscono nidi a forma di palla, di solito attaccati a ramoscelli o su pareti rocciose, ottenuti impastando sabbia e terra con una secrezione delle ghiandole labiali.
Analisi chimiche del secreto delle ghiandole labiali hanno evidenziato un alto contenuto di idrocarburi a catena lunga, principalmente entriacontene (C31H62) e tritriacontene (C33H66). Ciò garantisce al nido impermeabilità e capacità di resistere alle piogge per diversi anni.[2]
All'interno del nido sono presenti diverse celle allungate che vengono riempite con miele e polline; all'interno di ogni cella viene deposto un uovo, da cui si sviluppa la larva; essa trascorre l'inverno all'interno del nido per fuoriuscirne, a sviluppo completato, la primavera successiva.[3]
Megachile sicula è stata individuata come insetto impollinatore di Ophrys × flavicans[4][5]. La forma a sella del labello di queste orchidee si adatta a quella assunta dall'addome questi insetti durante la copula.
Tra i parassiti delle larve di M. sicula si possono citare gli imenotteri calcidoideiLeucospis gigas (Leucospidae)[6] e Monodontomerus aeneus (Torymidae).[7]
Distribuzione
La specie ha un areale mediterraneo occidentale che comprende l'Europa sud-occidentale (Portogallo, Spagna, Francia e Italia) e il Nord Africa (Marocco, Algeria e Libia).[8][9]
In Italia la sua presenza è limitata a Italia meridionale, Sicilia e Sardegna.[10]
Suzanne W.T. Batra, Le api solitarie, in Le Scienze (Scientific American) 1984; 188: 106-115.
Gruppo italiano per la ricerca sulle orchidee spontanee (GIROS), Orchidee d'Italia. Guida alle orchidee spontanee, Cornaredo (MI), Il Castello, 2009, p.193, ISBN978-88-8039-891-2.
Pierre Delforge, Orchids of Europe, North Africa And the Middle East, Timber Press, 2006, p.616, ISBN0-88192-754-6.
Burgis, H., Leucospis gigas (Chalcidoidea: Leucospidae) as parasite of the mortal bee Megachile sicula (Apoidea: Megachilidae), in Bembix 1995; 5: 27-32.
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