La tartaruga palustre del Caspio (Mauremys caspica Gmelin, 1774) è una specie di tartaruga della famiglia dei Geoemididi[1].
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Stato di conservazione | |
![]() Specie non valutata | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Reptilia |
Ordine | Testudines |
Famiglia | Geoemydidae |
Sottofamiglia | Geoemydinae |
Genere | Mauremys |
Specie | M. caspica |
Nomenclatura binomiale | |
Mauremys caspica (Gmelin, 1774) | |
Sinonimi | |
Testudo caspica | |
Il carapace appare molto appiattito e con una colorazione grigio-verdastra a disegni giallastri. Il piastrone è anch'esso giallastro a macchie scure. I maschi sono territoriali ed aggressivi e possono causare serie ferite ai rivali più deboli o ai maschi di altre specie. Ogni femmina depone 3-16 uova in una piccola buca scavata a breve distanza dall'acqua. Schiuse dopo 95-101 giorni di incubazione. Alimentazione praticamente onnivora anche se le piccole prede animali costituiscono gran parte della dieta[2].
Arabia Saudita, Iran, Iraq, Kuwait, Russia (Dagestan), Georgia, Azerbaigian e Siria, Turchia, Turkmenistan. È una specie molto comune lungo i fiumi e le paludi costiere[2].
È una specie importata in modo più o meno illegale (come animale d'affezione o per utilizzo gastronomico) in diversi Paesi europei[2].
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