Il passero di Giava (Lonchura leucogastroides Horsfield & Moore, 1856) è un uccello passeriforme della famiglia degli estrildidi[2].
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Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Passeriformes |
Sottordine | Oscines |
Infraordine | Passerida |
Superfamiglia | Passeroidea |
Famiglia | Estrildidae |
Genere | Lonchura |
Specie | L. leucogastroides |
Nomenclatura binomiale | |
Lonchura leucogastroides Horsfield & Moore, 1856 | |
Areale | |
Come intuibile dal nome comune, il passero di Giava è diffuso sull'omonima isola, oltre che nella porzione meridionale dell'isola di Sumatra, a Bali e a Lombok: la specie è inoltre naturalizzata a Singapore, e si pensa che anche le popolazioni di Sumatra e Lombok possano discendere da esemplari introdotti dall'uomo e naturalizzatisi[3].
L'habitat del passero di Giava è rappresentato dalle aree erbose e cespugliose con presenza di alberi isolati fino a 1500 m di altezza: esso dimostra di non temere affatto l'uomo, e perciò ha colonizzato anche ambienti antropizzati come piantagioni, risaie ed anche giardini e cortili.
Misura fino a circa 11 cm, compresa la coda che può costituire fino a un terzo della lunghezza totale.
Si tratta di un uccelletto dall'aspetto robusto e dalla colorazione calda ma sobria, caratterizzato (come tutte le munie) da un becco tozzo e forte di forma conica.
Il piumaggio è di colore bruno uniforme su testa, dorso, ali, fianchi e coda, con tendenza a scurirsi su quest'ultima fino a divenire bruno-nerastro: è presente una mascherina nera che copre la faccia e la gola, prolungandosi fino al petto, facendo contrasto col ventre che è invece di colore bianco. Gli occhi sono di colore bruno scuro, le zampe sono carnicino-grigiastre, il becco è grigio-nerastro, con tendenza a schiarirsi sulla mandibola.
Nel complesso, il passero di Giava risulta assai simile al congenere passero striato diffuso più a nord, rispetto al quale si differenzia tuttavia per il colore bruno più chiaro, per l'assenza delle striature bianche del dorso e per il ventre più candido.
Si tratta di uccelli tendenzialmente diurni e stanziali che passano la maggior parte del tempo al suolo alla ricerca di cibo, formando spesso ampi stormi che comprendono anche altre specie, come ad esempio i congeneri Passero striato e Passero dal ventre bianco, con i quali si ibrida spontaneamente laddove le due specie si vengono a trovare a contatto.
Si tratta di una specie essenzialmente granivora, che si nutre principalmente di semi di graminacee e riso che raccoglie da terra oppure direttamente dalle piante, prediligendo i semi verdi ancora teneri. Può integrare la propria dieta con bacche, frutti caduti e germogli, mentre è rarissimo che questi uccelli rivolgano la loro attenzione verso cibi di origine animale, come piccoli insetti e larve.
Sebbene questi uccelli possano riprodursi durante tutto l'anno, l'evento riproduttivo è generalmente coincidente con la fine della stagione delle piogge.
Il nido viene costruito da entrambi i partner: esso ha una forma globosa e viene costruito intrecciando fili d'erba, ramoscelli ed altro materiale fibroso nel folto della vegetazione arborea. Al suo interno la femmina depone 3-7 uova che cova insieme al maschio, alternandosi durante il giorno e dormendo assieme nel nido durante la notte, per circa 13 giorni: i pulli alla schiusa sono ciechi ed implumi, e vengono imbeccati ed accuditi da entrambi i genitori fino all'involo, che avviene attorno ai 35-38 giorni di vita. La muta che porta all'acquisizione del piumaggio adulto comincia attorno al mese e mezzo di vita e si protrae fino ai tre mesi. Solitamente, i giovani appena divenuti autosufficienti si aggregano agli altri giovani, formando stormi anche di entità consistente.
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