Loa loa è un nematode filariasi, un verme parassita dell'uomo e di altri animali, diffuso principalmente in Africa e in India.
![]() | |
---|---|
![]() | |
Stato di conservazione | |
![]() Specie non valutata | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Nematoda |
Classe | Chromadorea |
Ordine | Spirurida |
Superfamiglia | Filarioidea |
Famiglia | Onchocercidae |
Genere | Loa |
Specie | L. loa |
Nomenclatura trinomiale | |
Loa loa Cobbold, 1864[1] | |
Nomi comuni | |
Verme dell'occhio, Loa della filaria | |
Viene comunemente chiamato verme dell'occhio. È infatti uno dei pochi vermi responsabili della filariasi sottocutanea nell'uomo[1]. Altri due responsabili diffusi sono la Onchocerca volvulus e la Mansonella streptocerca. Le larve vengono comunemente chiamate microfilarie.
I vermi Loa loa hanno un corpo molto semplice, composto da testa, corpo e coda.
I maschi hanno genericamente una lunghezza dai 20 ai 34 mm e sono larghi tra i 350 e i 430 μm. Le femmine sono invece leggermente più grandi, con una dimensione tra i 20 e i 70 mm e una larghezza di circa 425 µm.[2]
Si muovono attraverso il grasso sottocutaneo, cibandosene, ma anche nel tessuto connettivo, nelle sierose, nel Sistema circolatorio linfatico o nel sangue.
Solitamente tre sono le specie coinvolte in questo ciclo vitale: il parassita loa loa, un portatore (solitamente della specie Chrysops), e un ospite (in genere l'uomo o altri grandi mammiferi)[2].
Questi parassiti infettano l'ospite umano muovendosi prevalentemente attraverso i tessuti sottocutanei causando infiammazione della pelle, soprattutto quando il parassita si ferma per un periodo di tempo in una specifica zona del corpo. Zone spesso colpite sono polsi e caviglie, molto soggette a morsi, ma il fastidio scompare appena il parassita riprende a muoversi[2].
I parassiti possono anche viaggiare attraverso l'occhio, infettandolo e causandone gonfiore. I sintomi più comuni includono prurito, dolori articolari, stanchezza, e possono arrivare anche a causare la morte dell'ospite.
I principali metodi di diagnosi comprendono la presenza di microfilarie nel sangue, la presenza di un verme nell'occhio (ben visibile), e la presenza di gonfiori cutanei.
I vermi possono facilmente essere rimossi chirurgicamente, solitamente seguiti da un trattamento a base di farmaci[3].
Altri progetti
![]() | ![]() |