Herichthys cyanoguttatus Baird & Girard, 1854 è un pesce di acqua dolce appartenente alla famiglia Cichlidae ed alla sottofamiglia Cichlasomatinae.
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Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Sottoclasse | Neopterygii |
Ordine | Perciformes |
Sottordine | Labroidei |
Famiglia | Cichlidae |
Sottofamiglia | Cichlasomatinae |
Genere | Herichthys |
Specie | H. cyanoguttatus |
Nomenclatura binomiale | |
Herichthys cianoguttatus Baird & Girard, 1854 | |
Sinonimi | |
Cichlasoma cyanoguttatum | |
Questo pesce proviene dal Messico e dagli Stati Uniti; lo si trova soprattutto nel bacino del Rio Grande e Rio Soto la Marina[1], ma è stato introdotto anche nell'altopiano di Edwards. Preferisce i posti con acqua piuttosto calda[2], ricchi di piante (Chara, Potamogeton, Typha, Vallisneria e altre) di solito a meno di 1,5 m di profondità[1].
Il corpo è compresso lateralmente e la testa ha un profilo subconico; gli ultimi raggi della pinna dorsale sono più lunghi degli ultimi della pinna anale[3]. La colorazione è marrone-grigiastra a puntini chiari che coprono anche le pinne; sul peduncolo caudale e sui fianchi sono presenti macchie nere, le quali diventano più evidenti negli adulti. Può raggiungere i 30 cm[2] e le femmine sono di dimensioni inferiori dei maschi[4].
Si nutre sia di piante che di invertebrati, tra cui insetti, vermi e crostacei[2].
È oviparo e ci sono cure parentali sia da parte del maschio che della femmina[2].
Può essere allevato e fatto riprodurre in acquario, ma non è una specie molto ricercata[1] anche a causa del suo temperamento aggressivo e tendenza a dissotterrare le piante[4].
Le principali minacce sono l'inquinamento e sfruttamento eccessivo delle acque, oltre all'introduzione di specie alloctone come Poeciliopsis gracilis e Amatitlania nigrofasciata[1]. È comunque una specie molto diffusa e le popolazioni appaiono stabili, quindi la lista rossa IUCN la classifica come "a rischio minimo" (LC). H. cianoguttatus è essa stessa una specie invasiva di successo al di fuori del suo areale nativo[5].
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