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Haloscatella Mathis, 1979 è un genere di insetti della famiglia degli Ephydridae (Diptera: Schizophora), riportato in letteratura anche come sottogenere di Lamproscatella. Di ampia distribuzione, oloartica, neotropicale, afrotropicale e australasiana, comprende meno di una decina di specie. Come molte altre Ephydrinae, le larve di questo genere sono organismi acquatici osmofili e alcalofili, adattati alla vita in condizioni estreme rappresentate da fluttuanti e cospicue concentrazioni saline.

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Haloscatella
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Diptera
Sottordine Brachycera
Coorte Cyclorrhapha
Sezione Schizophora
Sottosezione Acalyptratae
Superfamiglia Ephydroidea
Famiglia Ephydridae
Sottofamiglia Ephydrinae
Tribù Scatellini
Genere Haloscatella
Mathis, 1979
Serie tipo
Lamproscatella (Haloscatella) arichaeta
Mathis, 1979
Specie
  • H. arichaeta
  • H. balioptera
  • H. cephalotes
  • H. dichaeta
  • H. harrisoni
  • H. karekare
  • H. muria
  • H. nivosa
  • H. salinaria

Descrizione


Gli adulti hanno corpo lungo 1–3 mm, livrea grigiastra, opaca. Morfologicamente sono affini alla generalità degli Scatellini e, in particolare, a quelli dei generi Lamproscatella e Thinoscatella, strettamente correlati sotto l'aspetto filogenetico. Nelle chiavi di determinazione sviluppata da Mathis (1979) gli adulti di Haloscatella si differenziano per i seguenti due caratteri:

Il capo ha fronte larga, occhi ovali, con asse orizzontale leggermente obliquo rispetto al piano peristomale, faccia ampiamente prominente e clipeo nascosto. Le antenne sono brevi e scure, hanno il pedicello pubescente e l'arista anch'essa pubescente, breve, non pettinata. La chetotassi è così composta:

Il torace è opaco e di colorazione più o meno uniforme, di aspetto pruinoso sul mesonoto. La chetotassi dorsale è così composta:

Altre setole si evidenziano nella regione pleurale e sternale.

Le ali sono di colorazione uniforme, ialine o leggermente offuscate ed hanno la costa estesa fino alla terminazione della media.

L'addome è di colore uniforme, grigiastro, composto da 5 uriti apparenti nel maschio e 6-7 nella femmina.


Biologia e habitat


Le specie di Haloscatella sono adatte ad ambienti acquatici salini e alcalini, in condizioni prossime alla saturazione. In tarda estate, nei laghi salati o alcalini delle aree desertiche del Nordamerica, si riscontrano elevate concentrazioni di questi insetti nelle zone d'interfaccia emerse a seguito dell'evaporazione e del conseguente abbassamento del livello. L'essiccazione e la cristallizzazione del sale causano la formazione di una rete di crepe sul fondo delle quali si instaurano condizioni di temperatura e umidità probabilmente favorevoli all'insediamento da parte delle Haloscatella[1].


Sistematica e filogenesi


La storia tassonomica di Haloscatella è relativamente recente ed è strettamente associata all'evoluzione della sistematica di Lamproscatella, gruppo che in passato ha assunto differenti posizioni, come genere distinto fino agli anni quaranta o come sottogenere di Scatella dagli anni cinquanta.

Nell'ambito di uno studio sulla filogenesi di questo genere, Mathis (1979) individuò tre cladi, che identificò, sotto l'aspetto tassonomico, con tre sottogeneri di Lamproscatella sensu lato: Lamproscatella sensu stricto Haloscatella e Thinoscatella. In Haloscatella vi incluse cinque specie neartiche e una paleartica:

Lo status di Haloscatella, come sottogenere di Lamproscatella, rimase invariato per tutti gli anni ottanta e fu confermato da Wirth et al. (1987) nel Manual of Nearctic Diptera[2] e da Mathis & Zuyin (1988) in un aggiornamento del catalogo asiatico del genere Lamproscatella[3].

Negli anni novanta, pur senza una formale revisione tassonomica, Haloscatella acquisisce di fatto lo status di genere distinto in alcuni cataloghi che vedono lo stesso Mathis come autore o coautore: nel 1995, nel catalogo mondiale degli Efidridi[4], nel 1997, nel catalogo degli Efidridi della Barriera corallina del Belize[5], nel 1998, nel Manual of Palaearctic Diptera[6]. La pubblicazione di Mathis (1997) attesta inoltre l'estensione della presenza del genere all'ecozona neotropicale.

Un ulteriore contributo alla sistematica di Haloscatella si deve a Mathis et al. (2004), con la descrizione di tre nuove specie (H. balioptera, H. karekare, H. harrisoni) neozelandesi[7]. Questa segnalazione, oltre a confermare lo status di genere di Haloscatella, assume un significato di particolare importanza in quanto amplia l'areale del gruppo, fino ad allora limitato all'emisfero boreale, estendendolo alla regione australasiana. Va tuttavia precisato che Zatwarnicki, uno degli autori della citata segnalazione, evidenzia l'incertezza relativa alla posizione sistematica di queste tre specie, indicando la presenza del genere Haloscatella in Nuova Zelanda un probabile artefatto tassonomico[8]. Non è la prima volta, infatti, che nuove specie ritrovate in una determinata regione siano provvisoriamente classificate in un taxon sulla base delle chiavi di determinazione analitica elaborate fino a quel momento attestando disgiunzioni geografiche apparentemente anomale. Questi "artefatti" richiedono ulteriori indagini in ambito zoogeografico, anatomo-morfologico, cladistico, ecc., i cui risultati, in genere, richiedono la revisione delle chiavi di determinazione tassonomica a livello di genere o, addirittura, l'istituzione di nuovi generi.

In subordine ad ulteriori aggiornamenti, Haloscatella è dunque proposto come genere distinto comprendente le seguenti nove specie

Il BioSystematic Database of World Diptera e l'Integrated Taxonomic Information System mantengono la vecchia nomenclatura, trattando più o meno esplicitamente Haloscatella come sottogenere di Lamproscatella[9][10][11]. Il catalogo Fauna Europaea adotta invece lo status di genere distinto[12].


Distribuzione


In considerazione dei dubbi prima citati, in merito all'identità tassonomica delle specie neozelandesi, Haloscatella è un genere prettamente oloartico con maggiore concentrazione nel Nordamerica ed estensione marginale nel Neotropico e nella regione afrotropicale. H. arichaeta, H. nivosa, H. cephalotes, H. salinaria e H. muria hanno diffusione più o meno ampia negli Stati Uniti d'America e, secondariamente, in Canada, con un maggior grado di rappresentazione nelle Montagne Rocciose e, in particolare, nel Gran Bacino. H. muria è segnalata anche nel Centroamerica, nei cay della barriera corallina del Belize, e, quindi, ha distribuzione neartica-neotropicale.

H. dichaeta è l'unica specie presente nel Vecchio Mondo. Oltre all'Europa, Fauna Europaea ne cita la presenza in Nordafrica, in Medio Oriente, in Asia e in Africa a sud del Sahara, senza tuttavia approfondire in merito ai limiti effettivi dell'areale. In Europa, la specie ha un'ampia distribuzione, dal Mediterraneo alla Scandinavia, ma non vi è sufficiente documentazione in merito alla presenza nell'est europeo e nella penisola balcanica. Il catalogo Fauna Italia riporta la presenza di H. dichaeta, segnalata con il vecchio nome Lamproscatella dichaeta, in tutto il territorio nazionale, comprese la Sicilia e la Sardegna[13].


Note


  1. Mathis (1979), p. 6.
  2. Wirth et al. (1987), pp. 1045-1056.
  3. Wayne N. Mathis, Jin Zuyin, A Review of the Asian Species of the Genus Lamproscatella Hendel (Diptera: Ephydridae), in Proceedings of the Biological Society of Washington, vol. 101, n. 3, 1988, pp. 540-548. URL consultato il 20 agosto 2011.
  4. Wayne N. Mathis, Tadeusz Zatwarnicki. World catalog of shore flies (Diptera: Ephydridae). Memoirs on Entomology, International 4 (Associated Publishers), 1995. ISBN 1566650593. (In inglese).
  5. Wayne N. Mathis, Shore Flies of the Belizean Cays (Diptera: Ephydridae) (PDF), in Smithsonian Contributions to Zoology, vol. 592, 1997, pp. 1-77. URL consultato il 18 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2012).
  6. Mathis e Zatwarnicki (1998), p. 560.
  7. Mathis et al. (2004).
  8. Tadeusz Zatwarnicki (2008). Family Ephydridae: 511-512. In Estelle V. Balian, Christian Lévêque, Hendrik Segers & Koen Martens (a cura di) Freshwater Animal Diversity Assessment. Hydrobiologia vol. 595 (2008). Springer, Dordrecht. ISBN 978-1-4020-8258-0. (In inglese).
  9. (EN) N.L. Evenhuis; T. Pape; A.C. Pont; F.C. Thompson, Nomenclator Search Results, in N.L. Evenhuis, T. Pape, A.C. Pont, F.C. Thompson (eds.) BDWD, BioSystematic Database of World Diptera, Systema Dipterorum, Natural History Museum of Denmark, University of Copenaghen, 2009. URL consultato il 20 agosto 2011.
  10. (EN) N.L. Evenhuis; T. Pape; A.C. Pont; F.C. Thompson, Nomenclator Search Results, in N.L. Evenhuis, T. Pape, A.C. Pont, F.C. Thompson (eds.) BDWD, BioSystematic Database of World Diptera, Systema Dipterorum, Natural History Museum of Denmark, University of Copenaghen, 2009. URL consultato il 20 agosto 2011.
  11. (EN) ITIS Standard Report Page: Lamproscatella, in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 20-08-2011.
  12. (EN) Taxon details: Scatellini, in Fauna Europaea version 2.6.2, Fauna Europaea Web Service, 2013. URL consultato il 20-08-2011.
  13. Fabio Stoch, Family Ephydridae, in Checklist of the Italian fauna online version 2.0, 2003. URL consultato il 20-08-2011.

Bibliografia


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