La patata di mare (Halocynthia papillosa Linnaeus, 1767) è una ascidia della famiglia Pyuridae.
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Tunicata |
Classe | Ascidiacea |
Ordine | Stolidobranchia |
Famiglia | Pyuridae |
Genere | Halocynthia |
Specie | H. papillosa |
Nomenclatura binomiale | |
Halocynthia papillosa Linnaeus, 1767 | |
Il corpo ha forma di sacco. La tunica, coriacea e ruvida al tatto, è di colore variabile a seconda della profondità e della luce ricevuta: più rossa nelle parti illuminate, tendente al rosato o al bianco-giallastro se in ombra. Presenta due sifoni, quello superiore inalante e quello laterale esalante, tramite i quali introduce il nutrimento in sospensione nel sacco branchiale per il filtraggio. L'apertura del sifone presenta una corona di setole e una caratteristica forma a croce. Lunga fino a circa 10-12 centimetri.
È diffusa nell'oceano Atlantico orientale, nell'oceano Pacifico meridionale ed è molto comune nel Mar Mediterraneo.
Vive tra le praterie di Posidonia oceanica o su coralligeno, da circa 3 fino a 100 metri di profondità.
Si riproduce a novembre, sia in maniera sessuata che asessuata per gemmazione.
La larva provvista di coda[1], ha un breve ciclo pelagico, al termine del quale si fissa al substrato.
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