Il piccione imperiale verde è lungo 40–47cm e pesa 365-344 g[3]. Capo, collo, petto e ventre sono rosa grigiastro, le parti superiori sono verde iridescente talvolta con riflessi bronzo o blu. I colori sono molto variabili in base alla sottospecie presa in considerazione[3]. Non vi è dimorfismo sessuale evidente, solo in alcune sottospecie la femmina ha colori leggermente più sbiaditi del maschio. Iride e zampe sono rosse e becco grigiastro[3].
Biologia
Si nutre di frutta anche di grandi dimensioni come le noci moscate, semi di ficus e bacche che raccoglie nella parte più alta degli alberi, inoltre si nutre di gemme di mangrovie. Talvolta scende a terra per ingerire piccole particelle di materiale inorganico ricche di sali minerali[3]. Lo si può osservare spesso in coppia o in piccoli gruppi e in grande numero dove ci sia abbondanza di semi di ficus[3]. Il volo è lento e rettilineo al di sopra degli alberi[3]. Il corteggiamento inchinato è simile a quello dei piccioni domestici, mentre nei corteggiamenti aerei il maschio passa dal volo regolare a quello verticale con due o tre colpi d'ala, tenendo il collo allungato per poi scendere rapidamente e riprendere il volo normale[3]. Il nido è costruito da entrambi i genitori sugli alberi o sui cespugli al di sotto dei 10 metri di altezza, spesso preferisce alberi non molto grandi posti ai bordi della foresta o isolati. Depone un uovo bianco o raramente due incubate da entrambi i genitori[3].
Distribuzione e habitat
Il suo ampio areale si estende dall'India e Sri Lanka fino alle regioni indo-malesi, Indocina, Filippine, Sulawesi e Sula. Frequenta le foreste sempreverdi a basse altitudini, mangrovie e campagne aperte con pochi alberi. Predilige le zone di pianura spingendosi fino a 1000 metri[3].
D. a. sylvatica (Tickell, 1833) - India settentrionale, Nepal, Cina meridionale, Thailandia, Indocina e isole Andamane;
D. a. pusilla (Blyth, 1849) - India meridionale, Sri Lanka;
D. a. andamanicaAbdulali, 1964 - isole Andamane;
D. a. consobrina (Salvadori, 1887) - isole al largo delle coste occidentali di Sumatra tranne Enggano;
D. a. oenothorax (Salvadori, 1892) - isola di Enggano (al largo delle coste sud-occidentali di Sumatra);
D. a. polia (Oberholser, 1917) - penisola malese, Filippine e Grandi e Piccole Isole della Sonda;
D. a. palawanensis (W. Blasius, 1888) - isola di Banggi (al largo delle coste settentrionali del Borneo), Palawan e isole vicine;
D. a. fugaensis (Hachisuka, 1930) - Filippine settentrionali;
D. a. nuchalis (Cabanis, 1882) - Luzon settentrionale (Filippine settentrionali);
D. a. aenea (Linnaeus, 1766) - Filippine, a eccezione di quelle settentrionali;
D. a. intermedia (A. B. Meyer e Wiglesworth, 1894) - isole Talaud e Sangihe;
D. a. paulinaBonaparte, 1854 - Sulawesi, Togian, Banggai e isole Sula.
Note
(EN) BirdLife International 2012, Ducula aenea, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
(EN) Gill F. and Donsker D. (eds), Family Columbidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 19 maggio 2014.
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